“Proseguire indagini su Agroverde”, ambientalisti: “Responsabilità anche di funzionari regionali”

 
0
L'inaugurazione ufficiale dei cantieri mai partiti

Gela. Chiedono che le indagini proseguano, approfondendo altri aspetti, soprattutto su presunte responsabilità della burocrazia comunale e regionale nella vicenda del maxi polo “Ciliegino” di Agroverde, fermo ormai da anni. I presidenti delle associazioni “Aria Nuova” e “Amici della Terra-Gela”, Saverio Di Blasi ed Emanuele Amato, hanno anche citato il caso Montante davanti al gip Lirio Conti. Hanno esposto in prima persona i contenuti dell’opposizione all’archiviazione, chiesta invece dai pm della procura. Per i magistrati, non ci sarebbero (allo stato) elementi che possano consentirgli di esercitare l’azione penale. Sono stati trasmessi alla procura di Spoleto, invece, gli atti che riguardano le presunte irregolarità nella fideiussione, che per gli inquirenti non avrebbe avuto la necessaria copertura, a tutela dell’investimento, in realtà mai concretizzato. Il Comune rischia una pesante “eredità”, fatta di debiti fuori bilancio generati dagli espropri condotti prima dell’avvio dei cantieri. I due ambientalisti hanno fatto riferimento al recente arresto di un funzionario regionale, che in passato si è occupato delle proroghe per le autorizzazioni rilasciate ai vertici della cooperativa Agroverde. Ci sarebbero, quindi, molti aspetti oscuri intorno ad un caso, che per Di Blasi e Amato nasconderebbe gravi irregolarità, sia per la parte politica che fece da sponsor all’investimento sia per quella dei funzionari che hanno avuto in mano le pratiche. I primi cantieri per lo sbancamento dei terreni, che avrebbero dovuto ospitare il maxi polo agro-fotovoltaico, inoltre, sarebbero stati causa di enormi danni ambientali, come hanno ribadito nell’opposizione i rappresentanti delle due associazioni.

Si tratta della terza opposizione ad altrettante richieste di archiviazione, formulate dai pm della procura. Le associazioni, anche in passato con i legali Salvo Macrì e Joseph Donegani, hanno più volte chiesto che le indagini proseguissero. Non è da escludere che una parte degli atti possa essere trasmessa ai pm della procura di Caltanissetta, per competenza. Il gip Lirio Conti si è riservato e la decisione sull’opposizione all’archiviazione potrebbe arrivare entro i prossimi giorni.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here