Protesta contro tagli sanità, manager non fu diffamato: archiviazione per Messinese e giornalisti

 
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Messinese durante il sit in di protesta

Gela. La denuncia dell’ex sindaco Domenico Messinese sui mancati finanziamenti regionali all’Asp di Caltanissetta non fu diffamatoria. Il gip del tribunale nisseno David Salvucci ha così disposto l’archiviazione del procedimento penale, accogliendo la richiesta del pm e rigettando l’opposizione formulata dalla difesa dell’ex manager Carmelo Iacono. I fatti si riferiscono all’estate del 2017, quando nel corso di un lungo sit in davanti l’ospedale “Vittorio Emanuele”, il primo cittadino, difeso dall’avvocato Venere Salafia, denunciò, ad alti livelli istituzionali, i mancati introiti milionari per il tetto di spesa relativo al personale dell’Azienda sanitaria provinciale. La difesa ha prodotto delle memorie i cui allegati hanno ricostruito l’errore commesso dall’Asp e costato cinque milioni di euro circa. Coinvolto nel procedimento penale anche l’allora Capo ufficio stampa del Comune, Salvatore Bartolotta, giornalista professionista agrigentino, che nel corso della sua ultradecennale attività, tra direzione di testate e comunicazione istituzionale, non è mai stato sfiorato da indagini o querele di qualsiasi tipo. Bartolotta era assistito dall’avvocato Angela Porcello.

Archiviazione anche per altri tre giornalisti del nisseno che riportarono la notizia. Per loro inoltre è stata rimarcata l’esimente del diritto di critica. Anche da parte sua, il pubblico ministero Simona Russo, dopo una prima proroga delle indagini preliminari e ritenendo infondata la notizia di reato, aveva fatto riferimento alla celeberrima “sentenza decalogo” del 1984, secondo cui i giornalisti hanno esercitato la libertà di informazione preservando la verità, la continenza e la pertinenza di quanto pubblicato.

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