Protesta degli Rmi, la Morinello a Tilaro: non è l’unico interlocutore dei lavoratori

 
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Gela. Cori di protesta e parole ingiuriose sono state rivolte all’amministrazione comunale dai 106 lavoratori del reddito minimo d’inserimento (Rmi). Gli Rmi nella mattinata di ieri hanno innescato una vibrante protesta a Palazzo di città.

Si sono dati appuntamento nella sala d’attesa della stanza del sindaco, per fare sentire la loro voce. Reclamano il saldo delle spettanze dei lavori effettuati e l’avvio del nuovo mandato, lamentando ritardi su ritardi, legati ad un meccanismo di pagamento tutt’altro che immediato.

“Siamo stanchi – si sfoga Ranato Tilaro – abbiamo capito che questo Comune non è guidato dal sindaco e dalla sua giunta, eletti con i nostri voti, ma da pochi funzionari.

Questo, è l’ente dei geometri. Pochi dipendenti riescono a mettere in scacco l’intera organizzazione del comune. Le responsabilità sono precise e, sotto questo profilo, bisogna fare nomi e cognomi.

La dirigente Maria Morinello e il nostro responsabile Jonny Bevilacqua sono troppo superficiali quando si tratta di occuparsi dei nostri casi”.

I lavoratori del reddito minimo d’inserimento hanno voluto parlare direttamente con il sindaco Angelo Fasulo che, almeno in un primo momento, ha avuto serie difficoltà nel gestire la folla inferocita.

“Veniamo pagati pochissimo – hanno urlato – e, nonostante questo, siamo costretti ad aspettare intere settimane prima di ottenere anche solo duecento euro. E’ una vergogna”.

Il dito accusatore degli operatori in protesta si è scagliato contro l’intero sistema. “Fortunatamente – prosegue Tilaro – noi dipendiamo dalla Regione. I soldi arrivano direttamente da Palermo. In ogni caso, è l’amministrazione che ci impiega nei servizi essenziali, praticamente a costo zero. Non abbiamo diritto alla malattia o ad altri incentivi. E’ una situazione inaccettabile”.

Fra loro, ci sono operatori in servizio da oltre dieci anni. “Abbiamo fatto tutto il possibile – assicura il primo cittadino – Siamo tra il Comune più virtuoso dell’isola. Siamo pronti ad avviare i cantieri di lavoro. Gli Rmi hanno avuto l’acconto, il saldo è in corso per colpa di un dipendente che ha presentato le presenze in ritardo”.

Il dirigente Maria Morinello non ci sta alle facili accuse e invita la politica a prendere posizione.

“Voglio che venga verificato il mio operato – dice Maria Morinello – per cercare eventuali mie inadempienze. La politica non deve consentire un simile atteggiamento. Giorno 8 gennaio ho ricevuto la nota dalla Regione e nelle 24 ore successive la delibera era già pronta. Quanto affermato da Tilaro non corrispode a verità, atteso che i pagamenti del mese di dicembre saranno erogati oggi dal settore Bilancio, come da crono-programma stabilito con il settore finanziario. Domani inizieranno i cantieri di servizio 2013, pubblicati nella gazzetta ufficiale venerdì scorso. Colpisce la violenza verbale gratuita non basata su contenuti e su fatti, probabilmente dovuti al fatto che da quando dirigo in settore il signor Tilaro non è l’unico interlocutore tra gli Rmi. Le informazioni vengono garantite a chiunque li chiede e gli atti sono fondati su documenti certi e non su informazioni millantate da Tilaro a seguito di presunti contatti telefonici con alti vertici politici regionali”.

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