“Provincia in crisi profonda”, domani Cgil in città: “Il territorio si sta spopolando”

 
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Il segretario confederale Cgil Rosanna Moncada

Caltanissetta. Un territorio provinciale che si spopola, con investimenti fermi e poche prospettive. Ora, i rincari dei prezzi stanno ulteriormente mettendo alla corda. La Cgil provinciale ha avviato un’iniziativa di sensibilizzazione, nei Comuni del territorio. Domani, è previsto un volantinaggio a Palazzo di Città e sabato, invece, al mercato di Caltanissetta. “Abbiamo messo in campo una grande campagna di mobilitazione attraverso un’azione di volantinaggio nei mercati, nei centri commerciali, nelle piazze e nei posti di lavoro. La nostra iniziativa si svolge nell’ambito di una mobilitazione nazionale della Cgil per diffondere e condividere con tutti le nostre proposte avanzate per tutelare stipendi e pensioni, sul caro bollette, sulla grave crisi economica ed energetica che stiamo vivendo perché non possiamo più aspettare i tempi della politica. Seppur vero – dice il segretario confederale Rosanna Moncada – che la condizione della nostra provincia è collocata in un contesto globale e nazionale di grande criticità, è altrettanto evidente che il nostro è un territorio che vive da troppo tempo criticità e problematiche che richiedono risposte concrete e immediate. Dal 2001 ad oggi, in base ai dati Istat, la provincia nissena ha perso 23.047 abitanti e dal 2002 l’età media dei cittadini residenti nella provincia è passata da 39 a 44 anni e l’indice di vecchiaia è aumentato di oltre 70 punti percentuali, dal 92,8% per cento al 166,7 per cento. Senza parlare del dato fornitoci da uno studio della fondazione Ebert che colloca la nostra Regione tra quelle più svantaggiate del Sud ma che per Caltanissetta riporta un dato a dir poco allarmante ossia una percentuale di Neet, giovani che non lavorano, non studiano e non partecipano ad alcun processo di formazione. pari al 48,2 per cento. Un Sud dentro il Sud”. Per la Cgil servono interventi per il contenimento dei prezzi e delle tariffe.

“La crisi energetica e l’inflazione stanno mettendo sempre di più in ginocchio le lavoratrici, i lavoratori dipendenti, i pensionati e i lavoratori autonomi. Per moltissime famiglie è sempre più difficile arrivare a fine mese, il caro bollette sta drammaticamente riducendo il potere di acquisto degli stipendi e delle pensioni e noi non possiamo rimanere inerti e semplici spettatori di fronte a questo momento di grande crisi per il nostro Paese. Per noi – dice ancora Moncada – ci vogliono subito misure per bloccare le tariffe, aumentare i redditi di lavoro e da pensione, incrementare il netto in busta paga e tassare del 100 per cento gli extra profitti delle multinazionali dell’energia che in questo periodo di grande crisi energetica hanno ottenuto enormi extra profitti. Riteniamo che questi provvedimenti siano necessari e devono esser messi in atto perché non si tratta di richieste impossibili o di futili promesse. Le risorse necessarie per poter attuare questi provvedimenti ci sono e devono esser utilizzate. Siamo dove le persone hanno bisogno. Abbiamo il dovere e la responsabilità di essere presenti e mantenere costante il confronto e il rapporto con il mondo del lavoro attraverso iniziative e proposte che rivendicano il nostro essere sindacato di strada e che mirino come obiettivo a restituire al lavoro il proprio ruolo quale funzione di cambiamento democratico”.

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