“Caro Presidente…”, 70 formatori salesiani chiedono chiarezza a Crocetta

 
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Gela. Una lettera accorata, un appello al presidente Crocetta per non cancellare l’opera salesiana. L’hanno inviata gli operatori della formazione professionale.

La conferenza stampa del 5 marzo è stata una vera e propria doccia fredda. “Proprio noi di Gela che l’abbiamo sostenuta più volte come primo cittadino – scrivono i formatori – come parlamentare europeo e successivamente come Presidente della nostra Regione siamo rimasti disorientati, increduli e umiliati dalle sue ultime dichiarazioni di chiudere l’OIF e non quella formazione professionale di cui tutti gli operatori onesti si vergognano”.

I formatori ricordano che il settore Oif è per la gran parte (70 per cento di tutti i corsi regionali) gestito dalla Confap, confederazione di Enti di formazione professionale di ispirazione cristiana e di questi circa il 50 per cento, e non un solo corso, è gestito

dal mondo salesiano, che mai si è trovato coinvolto in indagini di mala gestione. “Caro Signor Presidente – scrivono i salesiani – i corsi OIF sottraggono pochissime risorse alla Regione Sicilia. I primi anni sono cofinanziati da fondi Ministeriali Statali mentre i II, III, e IV anni sono finanziati con fondi Europei. Crediamo, quindi, che di grande opportunità per la Sicilia si possa parlare e non di sprechi da milioni di euro”.

I ragazzi che frequentano i corsi sono spesso studenti che nel canale istruzione hanno sperimentato insuccessi,

fallimenti ed esclusioni. Se l’OIF sarà chiuso, questa tipologia di studenti non avrà nessuna possibilità di acquisire un titolo di qualifica, ma cosa ancor più grave, non avrà nessuna possibilità di acquisire una vera professionalità. “I nostri studenti non sono ghettizzati all’interno dei nostri istituti – dicono – sappiamo che abbiamo a che fare con una fascia debole della popolazione e proprio per questo li trattiamo come la cosa più preziosa che ci sia stata affidata. Di questi giovani oltre il 50 per cento trova stabilmente occupazione a fronte di percentuali di inoccupati sempre maggiori ed una considerevole percentuale di nostri allievi continua la propria formazione inserendosi al IV anno degli Istituti di Tecnici Statali per conseguire il diploma di maturità”.

Il centro di Gela oggi ospita 22 corsi con almeno 23 allievi per ciascuno di essi. Oltre 50 ragazzi sono seguiti dai Servizi Sociali del Tribunale dei minori. I formatori sono circa 70 tutti assunti a tempo indeterminato e tutti posseggono alte specializzazioni ed importanti esperienze professionali acquisite in giro per il mondo. E’ noto che dal Cnos Fap sono usciti i più famosi saldatori e tubisti che oggi lavorano in tutto il territorio nazionale ed internazionale. Gli allievi del settore ristorazione ed elettrico hanno vinto diversi concorsi a carattere nazionale. La stragrande maggioranza degli ex-allievi oggi è inserito professionalmente e quotidianamente ci dimostra stima, affetto e riconoscimento, emozioni queste che non vanno d’accordo con persone ghettizzate.

“Caro signor Presidente – concludono – cosa la spinge a gettare l’acqua sporca con tutti i bambini? Cosa la spinge a svalutare un sistema virtuoso come l’OIF apprezzato da Lei stesso quando era primo cittadino di Gela? Le chiediamo di tutelare quelle fasce deboli che vanno protette, di tutelare coloro che hanno fatto la scelta di dedicarsi a questi giovani con onestà e di tutelare la città che le ha dato i natali continuando a garantire ciò che di prezioso vi è nato e cresciuto”.

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