“Sono vittima di un complotto, la droga non è mia”, ma Timpanelli resta in carcere

 
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Gela. Ha parlato per oltre due ore, negando di essere il possessore di quel mezzo chilo di hashish che i finanzieri hanno trovato nella sua autovettura. Domenico Timpanelli, 46 anni, il maestro di scuola elementare arrestato venerdì sera per detenzione di 500 grammi di hashish e 5 grammi di cocaina, è stato interrogato dal Gip del tribunale Lirio Conti. Il magistrato ha convalidato il fermo ed ha ordinato la custodia cautelare in carcere.

Assistito dall’avvocato Rocco Fasciana, l’indagato si è difeso strenuamente, denunciando presunti complotti a suo carico. Ha ripetuto spesso che vogliono incastrarlo e che non sa che chi ha collocato la droga nella sua macchina. Il giudice per adesso ha confermato il fermo, mentre il suo difensore ricorrerà al tribunale del Riesame. La posizione di Timpanelli rimane ancora grave, considerate le prove trovate dalla Guardia di Finanza. 

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