“Qualità abitare”, convocazione dal Ministero: incontro sui progetti da 30 milioni

 
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Di Stefano e Faraci nel corso della presentazione dei progetti di "Qualità abitare"

Gela. “Qualità dell’abitare”, il programma di finanziamento predisposto dal Ministero delle infrastrutture, ha stanziato trenta milioni di euro, per due progetti di riqualificazione urbana, presentati dall’amministrazione comunale. Il decreto è stato firmato e confermato dal ministro Enrico Giovannini. Ad oggi, a Palazzo di Città non è ancora pervenuta la notifica, anche se le attività preparatorie sono partite, con un tavolo tecnico, voluto dal vicesindaco Terenziano Di Stefano, che ha lavorato proprio sul programma di finanziamento e sui progetti, che poi sono rientrati tra quelli finanziati. Del tavolo fanno parte le due commissioni competenti in materia, sviluppo economico e urbanistica. Proprio dal ministero, pochi giorni prima di fine anno, è arrivata una convocazione. E’ fissato un incontro, tra due settimane, che coinvolgerà l’amministrazione comunale, insieme a tutti i rappresentanti dei Comuni che sono rientrati nella graduatoria dei finanziamenti. Sarà una riunione operativa, che dovrebbe servire ad illustrare le priorità principali e a definire gli aspetti gestionali. In base ai termini fissati nel decreto, i lavori dovranno essere completati entro il marzo del 2016. Dal municipio, dopo una valutazione del tavolo tecnico, era stato inoltrato al ministero anche un ulteriore cronoprogramma, nonostante ci fosse già stata una prima trasmissione, con tutte le indicazioni previste. E’ quasi certo che sfruttando le somme che verranno sbloccate dal ministero sarà predisposta una progettazione esterna, dato che a Palazzo di Città non c’è la piena disponibilità di tecnici che possano seguire solo l’iter di “Qualità dell’abitare”.

I due progetti finanziati prevedono una totale riqualificazione di diverse aree periferiche della città, da Giardinelli e fino alla zona dell’ex scalo ferroviario. Gli interventi sono inoltre in programma nella zona che collega il lungomare Federico II di Svevia con l’orto Fontanelle. Diverse settimane fa, c’erano state interlocuzioni con il notaio Andrea Bartoli, fondatore di Farm, a sua volta interessato alla riqualificazione dell’area, nella quale ricade l’orto Fontanelle.

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