“Qualità abitare” e Zes, tutte le priorità sui progetti: “Incontreremo Collura e Di Graziano”

 
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Gela. La maggioranza del sindaco Lucio Greco sta risentendo dei dubbi collegati ad una verifica politica che non è stata ancora approcciata e di tante tappe urgenti che vanno onorate. Uno dei fronti delicati rimane quello dei progetti e dei finanziamenti. L’architetto Antonino Collura si è appena reinsediato nel ruolo di dirigente, con l’incarico di occuparsi dell’unità speciale Pnrr, una struttura che di fatto dovrebbe fare da collante amministrativo per il capitolo dei finanziamenti. Il ritorno di Collura, dopo un’assenza comunque breve dovuta al contratto scaduto, servirà a riprendere maggiore contatto con le procedure ferme. Il neo dirigente sarà sentito in commissione sviluppo economico. Ci sono stati primi contatti con il presidente Rosario Faraci e con gli altri componenti. “Il dirigente è stato assegnato all’unità speciale Pnrr – dice proprio Faraci – cercheremo di capire come organizzare il lavoro anche su altri fronti. Per “Qualità dell’abitare” ci sono precise scadenze e non si possono rinviare. Dal Suap abbiamo ricevuto un elenco di tutti i progetti in essere e del relativo stato delle procedure. Con il pensionamento dell’architetto Emanuele Tuccio, che fino ad ora aveva guidato il settore, è stato necessario fare un excursus dei vari capitoli aperti”. Nella voce dei programmi di finanziamento, non c’è solo “Agenda Urbana”, che si avvale comunque di uno staff dedicato, ma sono diversi i target che non possono essere tralasciati. Tra tutti, proprio “Qualità dell’abitare” che ha consentito all’amministrazione comunale di accedere a finanziamenti per circa trenta milioni di euro. C’è da fare in fretta e non sarà facile, con una carenza di personale che continua a limitare l’attività. Probabilmente, intorno all’unità speciale Pnrr potrebbe concentrarsi l’attività anche di funzionari dell’ente e dei professionisti esterni che si occupano di “Agenda Urbana”, così da dare manforte su altri capitoli.

L’altro fronte si chiama Zona economica speciale. Sulla Zes, la commissione lavora da molto tempo e sono tante, anche in questo caso, le turbolenze da superare. Sull’area Nord2 non sono mancate le polemiche dovute ai vincoli che di fatto non permettono di prevedere nuovi investimenti, almeno fino a quando non si delineerà una vera compensazione ambientale. “Stiamo cercando di organizzare un incontro con il commissario Zes Alessandro Di Graziano – aggiunge Faraci – sembra che per l’ex Asi qualcosa inizi a sbloccarsi, in attesa dei bandi per le aree. Su Nord2, qualsiasi dubbio va superato o nel bene o nel male. Occorrono risposte certe. A noi non interessano le vicende delle singole aziende ma lo sblocco di tutta la situazione generale e se ci sono cose da fare bisogna procedere per consentire l’uso dell’intera area”.

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