Quasi 3 milioni euro per centri anziani e asili nido, due nuovi avvisi “Agenda Urbana”

 
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Gela. Nonostante la maggioranza non abbia ancora una linea unitaria sulla quale muoversi in termini di investimenti e progettazione, con il probabile tentativo di accentrare una potenziale cabina unica sfruttando la Ghelas Multiservizi, ci sono comunque iter che vanno avanti. Tra quelli che sembrano più spediti di altri, la procedura che dovrebbe condurre alle gare per la scelta dei progetti da coprire con i fondi di “Agenda Urbana”, stanziati per Gela e Vittoria. Nelle ultime settimane, in concomitanza dell’emergenza Covid, sono stati pubblicati cinque avvisi, per un totale complessivo messo a bando superiore ai 13 milioni di euro. L’amministrazione comunale punta su progetti di questo tipo, per non replicare il caos del “Patto per il Sud”, adesso con inconvenienti di marcia pure per progetti già esecutivi che aspettano di arrivare a gara. Nelle ultime ore, sono stati pubblicati due nuovi avvisi del programma “Agenda Urbana”. Questa volta si tratta di investimenti che toccano il campo dei servizi sociali e sanitari. Quasi tre milioni di euro per la realizzazione di centri destinati al sostegno degli anziani ma anche per asili nido. Inoltre, si cercheranno di individuare linee di intervento, con relativi progetti e lavori da assegnare, per servizi territoriali sociosanitari, l’implementazione della telemedicina e il rafforzamento della rete del welfare. Sono aspetti che in questi giorni tengono banco, alimentando un aspro scontro politico, come sta accadendo intorno alla vicenda dell’Ipab “Aldisio”.

I due avvisi di “Agenda Urbana” si rivolgono a queste aree di intervento, perché ritenute fin troppo carenti sul territorio locale. Dopo la pubblicazione, si dovrà di nuovo tentare di accelerare. L’assessore Terenziano Di Stefano, che valuterà insieme al suo gruppo politico la proposta dell’istituzione di una cabina unica di progettazione da centralizzare in Ghelas, si gioca molto sul destino di “Agenda Urbana” e dei progetti che dovrebbero favorire occupazione, in una fase sempre più difficile per la città.

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