Quasi 7 mila senza vaccino in città, vertice con Asp: “Su ospedale incontro operativo”

 
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Il sindaco Greco e l'assessore Gnoffo

Gela. In città il 64,65 per cento della popolazione ha ricevuto la prima dose di vaccino, il 68,11 per cento la seconda. Pertanto, per raggiungere il target dell’80 per cento della popolazione vaccinata entro il 30 settembre, mancano all’appello 6.757 cittadini. Significa che la campagna vaccinale dovrebbe accelerare notevolmente e dovrebbero sottoporsi a vaccinazione circa 400 persone al giorno. E’ questa la fotografia illustrata nel corso di un incontro che si è concluso presso la direzione strategica dell’Asp di Caltanissetta, dopo le pesanti polemiche delle ultime settimane. In rappresentanza dell’amministrazione comunale erano presenti il sindaco Lucio Greco e l’assessore alla sanità Nadia Gnoffo. Con loro anche il presidente della commissione, Rosario Trainito. La riunione ha ufficiliazzato l’insediamento effettivo del tavolo tecnico-sanitario, attraverso il quale i vertici dell’Asp e gli amministratori comunali si confronteranno e aggiorneranno periodicamente. Il primo focus è stato incentrato sui vaccini. C’è l’obiettivo dell’80 per cento da centrare entro quindici  giorni, e Comune e Asp opereranno in sinergia per individuare strategie e avviare iniziative capaci di arrivare a sensibilizzare chi ancora, per i più svariati motivi, non si è vaccinato. “Fondamentale, in questa fase – hanno dichiarato il sindaco Greco e l’assessore Gnoffo – sarà riuscire a dar vita alla cosiddetta vaccinazione di prossimità, non i cittadini che si recano all’hub, ma i medici che vanno verso di loro. Ci saranno delle postazioni mobili in città, nei luoghi maggiormente frequentati come il mercato settimanale o le piazze, e lì la gente potrà fare le proprie domande, togliersi gli ultimi dubbi e anche vaccinarsi, se vorrà. E’ essenziale che si comprenda che solo in questo modo possiamo tornare tutti alla normalità e lasciarci questo brutto incubo alle spalle”. Riflettori accesi, poi, sull’ospedale “Vittorio Emanuele”. “Abbiamo chiesto un incontro operativo al direttore sanitario Luciano Fiorella direttamente all’interno del nosocomio – hanno reso noto gli amministratori – in modo da avviare una ricognizione di tutti i reparti, confrontarci con i primari e discutere le criticità di ogni settore, così da poter intervenire in modo rapido e concreto. La direzione dell’azienda sanitaria ha accolto positivamente la nostra proposta, e l’incontro sarà fatto a breve. Per quanto riguarda la terapia intensiva, ci è stato assicurato che si stanno completando le indagini della soprintendenza, poi si procederà con la convocazione di una conferenza di servizi finalizzata all’avvio dei lavori finanziati da Eni”.

Greco e Gnoffo hanno chiesto informazioni anche sul nuovo pronto soccorso, fermo anch’esso per consentire gli accertamenti della soprintendenza, e sul pronto soccorso infettivologico. In questo caso, i lavori edili sono stati ultimati, e non appena sarà installata la Tac si potrà mettere in funzione l’intera struttura. Infine, i concorsi per rimpinguare il personale sanitario. Domani, infatti, scadono i termini per la presentazione delle domande per i concorsi per i reparti di urologia, neurologia, neuropsichiatria infantile e psichiatria. L’impegno è per un incontro, la prossima settimana, in primis per un aggiornamento su questo punto. Gli amministratori hanno chiesto un’equa distribuzione del personale medico in tutta l’Asp, per coprire i posti in cui si registrano carenze croniche, evitare chiusure di reparti e garantire tutte le attività e i servizi del “Vittorio Emanuele”. I vertici dell’Azienda sanitaria hanno ribadito che neurologia non chiuderà e che hanno assicurato al reparto due medici, oltre a quello che già era in servizio, per un totale di tre unità.

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