Quattromila euro chiesti ad un imprenditore dell’autotrasporto, i due arrestati vanno a giudizio

 
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Gela. Avrebbero preso di mira un imprenditore locale, titolare di un gruppo impegnato nel settore dell’autotrasporto. Le richieste di denaro. Il giudice delle indagini preliminari Lirio Conti, così, ha disposto il giudizio immediato per i due cittadini romeni Marian Iacob e Marius Harmati. Sono accusati di estorsione. Vennero arrestati negli scorsi mesi, dopo un blitz organizzato dai poliziotti del commissariato nei pressi della villa comunale Garibaldi. Proprio in quella zona, era stato fissato un appuntamento per ricevere il denaro chiesto all’imprenditore, circa quattromila euro. I due avrebbero riferito all’imprenditore e al suo legale che, senza quei soldi, avrebbero potuto subire gravi conseguenze. Dalle indagini, emerse anche un presunto piano per uccidere l’imprenditore, del quale sarebbe venuto a conoscenza lo stesso Marian Iacob, attualmente sottoposto agli arresti domiciliari. Marius Harmati, invece, è sottoposto all’obbligo di firma. I legali di difesa, gli avvocati Maurizio Scicolone, Arturo Carrabino e Angelo Cafà, già in fase di indagine, hanno cercato di ridimensionare l’accaduto, escludendo l’ipotesi estorsiva. Per i magistrati della procura, però, ci sarebbero tutti gli elementi d’accusa per mandare a giudizio i due cittadini romeni, da alcuni anni residenti in città. A maggio, dovranno presentarsi davanti ai giudici del collegio penale del tribunale.

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