“Quella deliberazione del consiglio non esiste”, caos sugli avvisi Tari: commissione chiede ritiro

 
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I componenti di maggioranza della commissione bilancio respingono accuse Pd

Gela. Pagare la Tari sui rifiuti in base ad una deliberazione del consiglio comunale inesistente. Ha dell’assurdo quello che si legge negli avvisi che in questi giorni vengono recapitati agli utenti. Nella premessa delle comunicazioni, inviate dal municipio, si richiama la “deliberazione del consiglio comunale n.198 del 30/09/2019 con la quale è stato approvato il regolamento per l’istituzione e la disciplina della Tari”. Peccato, però, che in consiglio comunale, ad oggi, non sia mai arrivato nessun regolamento sulla Tari. Lo “svarione” non è passato inosservato e i consiglieri comunali della commissione bilancio, che in questi giorni hanno avviato approfondimenti sulla questione, hanno subito allertato gli uffici. “E’ l’ennesimo episodio molto grave – dicono il presidente Valeria Caci e il vice Romina Morselli – in questo modo, gli utenti vengono messi nelle condizioni di collegare gli aumenti della Tari ad una volontà del consiglio comunale. Non è assolutamente vero. Non esiste nessuna deliberazione dell’assise civica che approva provvedimenti legati alla Tari. Abbiamo già chiesto di ritirare quegli avvisi. Le ultime deliberazioni che riguardano i tributi sui rifiuti risalgono al commissario straordinario, che ha disposto gli aumenti per coprire i costi del servizio”. Una nuova puntata di una querelle, tra consiglieri e burocrazia comunale, che si trascina da mesi, soprattutto sulla scorta delle osservazioni mosse dalla commissione bilancio, composta inoltre da Salvatore Incardona, Pierpaolo Grisanti e Giuseppe Spata. Anche sull’attuale servizio, però, i conti non tornano.

L’avviso riporta una deliberazione del consiglio comunale mai approvata

“Abbiamo già in programma audizioni con i dirigenti dei settori coinvolti e con l’assessore Grazia Robilatte – aggiungono Caci e Morselli – va chiarito soprattutto un aspetto. In base a quale capitolato viene gestito il servizio, quello del 2014 o il nuovo capitolato, che però si trova a scontare il fatto che le ultime gare siano andate tutte deserte? Se questa terza rata della Tari dovesse risultare non dovuta, allora chiederemo che venga ritirata, senza obbligare gli utenti al pagamento”. Una confusione non da poco e, come spesso capitato in passato, sui rifiuti si stenta a fare chiarezza.

1 commento

  1. e chi ha già pagato l’ultima bolletta tari che ha ricevuta? cosa succede? come al solito dimostrano di trovarcinella repubblica delle banane Il Signor Sindaco risponda a tutti coloro che si sono precipitati a pagare l’ultima bolletta ricevuta a conguaglio

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