Quella spiaggia sporca e ignorata dalle ruspe segnalata da bagnanti calatini

 
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Gela. Bagnanti calatini denunciano uno statto di abbandono e degrado nel tratto di lungomare che insiste a ridosso dell’ex ospizio Marino.

“L’azione delle ruspe è limitata – accusano – al tratto di spiaggia che circonda l’ormai ex lido “La Conchiglia”. In queste invidiabili insenature regna il degrado e l’incuria”.

Loro, i bagnanti calatini, avevano preferito la spiaggia di Gela a quella ragusana, ma adesso potrebbero tornare sui loro passi. “Lo scorso anno avevamo spostato alcuni rifiuti ingombranti – accusano – Da allora nessuno ha pensato di rimuoverli. Il servizio di pulizia ignora questa splendida insenatura. Eppure avevamo segnalato personalmente il disagio all’assessorato Ambiente”.

Gli stessi turisti affermano infatti che è impossibile trattenersi in quel tratto di spiaggia non facendo caso agli stessi rifiuti che a distanza di un anno si ripresentano ai loro occhi nel medesimo posto: una moto-giocattolo abbandonata tra gli scogli insieme a sacchetti e bidoni in plastica, sterpaglie che quasi sovrastano il bagnasciuga, bottiglie in vetro e plastica.

Sul luogo si può benissimo notare come le ruspe si fermino poco dopo la spiaggia che circonda l’ex lido “La Conchiglia”, lasciando in balia di sporcizia e rifiuti di ogni genere gli ultimi metri del tratto di litorale a ridosso dell’ex ospizio Marino. Una situazione alquanto scoraggiante in primis per chi, come questi bagnanti calatini, preferisce Gela e la sua spiaggia a quelle di Marina di Ragusa e Marina di Modica, dai quali è probabile riceverne cattiva pubblicità sullo stato di pulizia e decoro della nostra città.

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