Quelli della sfiducia fanno una figuraccia, solo nove firme: grillini e Sicilia Futura spaccati…i forzisti non pervenuti

 
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Gela. Ne hanno parlato per mesi e, alla fine, sono spuntate solo nove firme.


Solo nove firme. Al momento, non ci sono neanche le dodici necessarie a portare in aula il documento unitario per la sfiducia al sindaco Domenico Messinese e alla sua giunta. Il flop politico è servito. Senza nuovi consiglieri pronti a firmare, il documento è da buttare via. Addirittura, si sono rotti i patti anche all’interno degli stessi gruppi consiliari. Tra i grillini, il consigliere Angelo Amato ha scelto di non firmare. “Sto valutando – dice a caldo – non posso condividere la stessa mozione di consiglieri indagati o di chi ha portato allo sfascio la città sul fronte dei rifiuti. Non credo sia coerente, nonostante questa giunta abbia fallito su tutti i fronti”. Niente da fare neanche tra i banchi di Sicilia Futura. Il capogruppo Giuseppe Ventura si era fatto promotore dell’unità su un unico documento, con l’accelerata post ferragostana. Quelli di Sicilia Futura, però, devono fare i conti con il no di Sandra Bennici. Il consigliere ha scelto di non firmare la mozione di sfiducia, spiazzando Ventura ma anche Antonino Biundo e Cristian Malluzzo, oltre al segretario cittadino Francesco Giudice, che per l’occasione si è presentato in aula nel corso della seduta di questa sera, che sarebbe dovuta essere l’occasione giusta per siglare il patto. Non pervenuti i due forzisti Salvatore Scerra e Crocifisso Napolitano. Il gruppo degli azzurri nelle scorse settimane aveva depositato una propria mozione di sfiducia, facendosi capofila di un violento attacco alla giunta. A questo punto, forse, hanno solo scherzato. In aula, non si sono visti. La firma, invece, è stata apposta da Simone Morgana, Virginia Farruggia, Vincenzo Giudice, Angela Di Modica, Carmelo Casano, Giuseppe Ventura, Antonino Biundo, Cristian Malluzzo e Maria Pingo. Il fronte della sfiducia ha racimolato solo nove firme. Il piatto piange e Messinese, almeno per ora, può stare tranquillo. Il posto è salvo…il suo, quello degli assessori e di tutti i consiglieri. Se non si arriverà a dodici firme, sarà semplice congedarsi con la formula di rito, “scusate, abbiamo solo scherzato”.

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