Raccontiamo la città, un’intera serata per i dieci anni del Quotidianodigela.it

 
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I collaboratori del quotidianodigela.it e di Telegela

Gela. Dieci anni raccontati in una serata che ha visto colleghi e amici stringersi attorno alla redazione del Quotidiano di Gela per celebrare un decennio di notizie, racconti e rivoluzioni.
C’era tanta gente ieri al Tropico Med per festeggiare il decimo anniversario del sito che ha glocalizzato l’informazione, trasformando la notizia locale in racconto quotidiano globale.
Amici, colleghi e supporter che hanno testimoniato in ogni modo la loro vicinanza alla famiglia del Quotidiano attraverso aneddoti e racconti.
Sono passati dieci anni da quel 11 novembre del 2011, giorni del primo click ufficiale del Quotidiano di Gela. Dieci anni in cui la redazione, composta da un solido team di giornalisti ha raccontato l’evoluzione della città, dalla fine dell’era del petrolio alle proteste di piazza, dal primo sindaco a 5stelle fino alla prima sfiducia, e poi ancora le storie della gente comune, la cronaca, le inchieste e i reportage.
Ed è proprio su questo ultimo punto che si è aperta la serata, con un convegno promosso dall’Ordine dei Giornalisti e da Assostampa, che ha visto al tavolo relatori d’eccezione come il procuratore capo della Procura di Gela Fernando Asaro che ha fatto il punto sul rapporto tra il giornalismo d’inchiesta e la magistratura.

Delle responsabilità della stampa nella diffusione delle notizie e della corsa alle visualizzazioni ha invece parlato Giuseppe Ardica, vice caporedattore del Tgr Sicilia e responsabile della redazione di Catania.
Durante l’incontro si è parlato dell’indipendenza del giornalismo e della classifica delle nazioni che vede l’Italia al 41° posto per libertà di stampa. A fare chiarezza su questo punto è stato Giovanni Marinetti, giornalista gelese tra i punti di forza del Tg di LA7, guidato da Enrico Mentana.
Dopo il convegno, la festa vera e propria, con la consegna delle targhe agli sponsor storici e il taglio della torta a sugellare un cammino lungo dieci anni che però, grazie alla volontà e alla passione dell’intera redazione, ha tutta l’aria di essere ancora solo all’inizio.

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