“Rafforzare l’intero ospedale”, civici: “Su sanità c’è chi dimentica a convenienza”

 
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I consiglieri civici Davide Sincero e Rosario Faraci

Gela. Non può essere solo la riattivazione della terapia intensiva, che deve avvenire da subito. I civici della maggioranza fanno richieste ancora più precise, rivolgendosi al management di Asp. I consiglieri comunali di “Una Buona Idea” e “Impegno Comune” sono convinti che sia necessario rafforzare l’ospedale “Vittorio Emanuele”, anzitutto sul piano del personale e dei servizi. “Lo diciamo senza giri di parole ma soprattutto senza servirci del politichese spicciolo che, su certi temi delicati non dovrebbe mai usarsi. La chiusura della terapia intensiva è una scelta scellerata e va riaperta immediatamente. La rabbia che registriamo dai cittadini, dalla politica locale tutta, a prescindere dalle appartenenze, dalle associazioni e dai comitati, oltre che corretta è sacra. Il disagio, sul piano umano e sanitario, che deriva da ​ questa scelta è incalcolabile. Non è una dichiarazione sulla chiusura, poiché sul punto, giustamente, anche troppo si è detto. Questa – dicono i consiglieri – è una dichiarazione ufficiale ai vertici Asp, affinché​ si attivino immediatamente per potenziare l’ospedale. In questi giorni di buio per la sanità locale, i vertici Asp, ammesso che non lo sapessero già, hanno potuto verificare quanto il nostro presidio necessiti di esser potenziato, sul piano delle unità operative”. I civici considerano insufficienti le sole “dichiarazioni” che arrivano dal Pd, ma senza che sul piano pratico ci sia una vera incisività. “Non bastano le dichiarazioni ben costruite dal Pd, il cui fine è sedare le polemiche nell’attesa del prossimo disagio che esplode e ci travolge – continuano – alle dichiarazioni ben costruite devono seguire azioni concrete, a partire dalla pubblicazione di bandi per assunzioni a tempo indeterminato presso il nostro ospedale, perché quel che è accaduto non si verifichi mai più. È una richiesta ufficiale che facciamo senza pensare alla costruzione della dichiarazione ben confezionata e ci aspettiamo, da gelesi prima e da amministratori solo dopo, che a questa dichiarazione segua una risposta di Asp, in termini di fatti”. I civici pro-Greco, su un piano politico, inquadrano le polemiche sull’emergenza sanitaria, in forti contraddizioni e seppur non richiamandoli direttamente, sembrano ancora una volta prendere le distanze dagli ex alleati dem.

“La rabbia, in certi casi, come detto, è doverosa e sacra ma quando la rabbia è ad intermittenza allora è altro. Nel caso di specie, alcune dichiarazioni in politichese stretto, per certi versi, e per altri versi rese monche dalla memoria dei molti che, per fortuna non è corta, contengono la tendenza alla dimenticanza, tipica di chi spera che la storia verrà seppellita. Probabilmente – dicono ancora i civici – una parte della politica locale che oggi cavalca il tema della rabbia ad intermittenza, ha dimenticato o fa finta di aver dimenticato che l’ospedale e nel recente passato anche i vertici dell’Asp, hanno contenuto il calco dei loro nomi, come un tatuaggio che reca il loro acronimo. Ecco, su certi temi, almeno su questi, dovremmo evitare di sprofondare nella falsa dimenticanza, a convenienza. Perché la convenienza è spesso materia che attiene alla politica, che tenta di trattare certi temi con le bianche vesti dell’illibato”. I consiglieri non escludono che un supporto alla sanità cittadina possa arrivare da fondi importanti, come quelli del Pnrr. “Il tema della sanità ​ va ​ inoltre visto da un’altra prospettiva, poiché il tutto non può esser ridotto alla mera riapertura della terapia intensiva. La prospettiva corretta, sulla quale puntare, attiene a tutto il presidio. E’ questo il momento. ​ Abbiamo già attivato tutti i canali istituzionali, con i referenti regionali, al fine di sollecitare l’assessore alla sanità ad iniziare un processo di programmazione per il​ futuro e lo sviluppo dell’ospedale. Per parlare anche dei fondi del Pnrr, destinati proprio alla sanità e che potrebbero essere utilizzati per costruire un grande ospedale”, concludono.

1 commento

  1. All’ospedale di Gela tolgono servizi , magari qualcuno te lo ridanno facendolo passare come una vittoria per la città
    e questo il refreim da tanti anni a Gela

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