Rapina nell’agrigentino, ribaltata sentenza condanna per giovane gelese: assolto

 
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Gela. Non ci sono prove concrete che fosse lui lo scippatore in trasferta, nell’agrigentino. Dopo la condanna di primo grado ad un anno e quattro mesi di reclusione, i giudici della Corte d’appello di Palermo hanno ribaltato la decisione, assolvendo il ventisettenne Mario Cammalleri. E’ stato accolto il ricorso presentato dal legale di difesa, l’avvocato Giuseppe Fiorenza. Il colpo, con una catenina d’oro scippata ad una donna, venne messo a segno a Racalmuto. Gli investigatori agrigentini arrivarono al giovane gelese anche sulla scorta di una precedente rapina, della quale era stato accusato. In quel caso, lo scippo si verificò a Scoglitti. Chi agì si sarebbe spostato in sella ad una potente Kawasaki. I giudici ragusani, però, lo hanno assolto e la sentenza è stata prodotta dalla difesa anche davanti ai giudici di appello palermitani. “Per non aver commesso il fatto”, così recita il dispositivo che assolve Cammalleri.

La difesa ha ribadito l’assenza di elementi precisi, tali da collegare l’imputato alla rapina di Racalmuto, così come in precedenza a quella di Scoglitti. I magistrati palermitani hanno accolto la ricostruzione, ribaltando la decisione di primo grado e assolvendolo.

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