Rapine a Lodi, tre giovani si fingevano poliziotti: a processo anche un gelese

 
0
Il sottopasso della stazione ferroviaria di Lodi

Lodi. Per i pm della procura lombarda di Lodi, sarebbero loro i falsi poliziotti che tre anni fa, nel sottopasso della stazione locale, misero a segno almeno due rapine, ai danni di altrettanti giovani. Pare che si qualificassero come poliziotti in borghese, così da effettuare perquisizioni personali, che in realtà si rivelarono vere e proprie rapine. Un gelese ventinovenne e due ragazze, di ventisei e ventidue anni, ne rispondono davanti al collegio penale del tribunale lodigiano. Gli inquirenti risalirono ai tre dopo l’avvio di indagini. Lo scorso anno arrivò il rinvio a giudizio. Il sistema utilizzato pare fosse sempre lo stesso. Si appostavano nella zona del sottopasso ferroviario, piuttosto isolata, e fingendosi poliziotti in borghese avrebbero rapinato i giovani, portando via uno smartphone e documenti di identità. In un caso, viene contestata la violenza sessuale. Uno dei derubati fu costretto ad abbassare i pantaloni e una delle ragazze a processo gli avrebbe palpato i genitali. Tutto questo avveniva, da quanto emerso, durante fermi che erano solo fittizi.

Tra le contestazioni, c’è la resistenza a pubblico ufficiale, perché avrebbero cercato di evitare il fermo, minacciando i poliziotti che li condussero in commissariato. L’istruttoria dibattimentale dovrà fare luce su quanto accaduto, anche se i pm della procura di Lodi sono certi che furono i tre ad agire. Gli imputati sono rappresentati in giudizio dagli avvocati Angelo Cafà e Francesca Portugalli.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here