Rapita per essere violentata, un bracciante accusato di favoreggiamento: la vittima trovata a Bulala

 
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Gela. Tutto si sarebbe svolto tra le campagne di contrada Bulala, con tanto di sequestro di una giovanissima romena, allora appena diciannovenne. La giovane portata via. La ragazza, infatti, finì al centro delle attenzioni di un suo connazionale trentasettenne. Dopo le scoperte effettuate dagli agenti di polizia, a rispondere del favoreggiamento è un altro bracciante romeno. L’uomo è finito davanti al giudice Chiara Raffiotta. Il sequestro sarebbe stato organizzato dal trentasettenne che, intanto, aveva fatto arrivare in città, con la promessa di un lavoro, sia la giovanissima che il fidanzato appena ventenne. A denunciare i fatti fu proprio il compagno della ragazza che fece scattare l’intervento degli agenti di polizia. Dopo il sequestro, la giovane venne ritrovata proprio nella zona di Bulala in stato confusionale. Del trentasettenne, invece, si persero le tracce per diversi giorni fino a quando non venne bloccato all’interno di un casolare rurale. Gli inquirenti lo accusarono anche dello stupro della ragazza. Nel corso dell’udienza tenutasi davanti al giudice Raffiotta, sono stati ascoltati due agenti di polizia che si occuparono delle indagini. Nuovi testimoni dovrebbero entrare in scena il prossimo 14 giugno. In questo caso, il bracciante romeno, amico del trentasettenne arrestato, deve rispondere solo del presunto favoreggiamento.

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