Energia, nel gasdotto gelese passa il 47 % del greggio nazionale

 
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Palermo. Il dipartimento regionale dell’Energia dell’assessorato Energia e Servizi di pubblica utilità della Sicilia ha predisposto il “Rapporto 2011” sull’energia in Sicilia, che sarà pubblicato sul sito web del dipartimento entro la prima settimana del 2012.

Il Rapporto presenta, in maniera sintetica e riepilogativa, i dati e le informazioni più recenti sul tema dell’energia in Sicilia.

Oltre ai dati statistici relativi ai singoli vettori energetici e alla loro elaborazione, vengono evidenziati gli impegni che la Regione Siciliana è chiamata ad assolvere in base al decreto legislativo (in corso di emanazione) che reca la “Ripartizione fra le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano della quota minima di incremento dell’energia prodotta con fonti rinnovabili”, il cosiddetto Burden sharing. Il decreto prevede che la Sicilia raggiunga entro il 2020 il 15,9% di consumo di energia da fonte rinnovabile (FER), rispetto al Consumo Finale Lordo (CFL).

Il rapporto evidenza come nei porti siciliani si continui a registrare un forte ingresso di greggio, circa il 25% del totale nazionale, e contemporaneamente una corrispondente quantità di prodotti raffinati in uscita. La produzione regionale di greggio nel 2010 è stata dell’11,8% del totale nazionale. Negli ultimi tre anni, mentre i consumi di benzina e di GPL mostrano una leggera contrazione, il gasolio e gli oli lubrificanti tendono ad aumentare. Nel settore civile la vendita di gasolio destinata al riscaldamento è in continua diminuzione.

Il gas naturale introdotto nella rete nazionale dei gasdotti in Sicilia, attraverso i punti d’ingresso di Gela e Mazara del Vallo, proveniente rispettivamente dalla Libia e dall’Algeria, è stato complessivamente di circa il 47%, delle importazioni nazionali, percentuale che si è ridotta a circa il 37% nel corso del primo semestre 2011 a causa dei noti eventi bellici libici.

La produzione, che si è mantenuta ai livelli del 2009, nel corso del 2010 si è attestata al 4,2% del totale nazionale, zone marine comprese, percentuale confermata anche nel corso del primo semestre 2011. Il gas consumato in Sicilia rappresenta poco più del 5% di quello consumato nel Paese. I maggiori consumi si registrano nelle province di Siracusa, Palermo e Messina, soprattutto per il settore termoelettrico.

Dall’elaborazione dei dati pubblicati dall’Autorità per l’Energia elettrica e il Gas, risulta che la spesa annua, imposte escluse, per la fornitura di gas naturale consumato mediamente da una famiglia siciliana (1400 mc/anno), è di 890,04 euro l’anno. Costo che è notevolmente superiore rispetto alla spesa affrontata da una famiglia lombarda per la stessa fornitura di gas (714,47 euro), con una differenza di ben 175,57 euro.

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