“Recovery fund per bonifiche Sin”, Radicali a ministro: “Iter fermi da Brescia a Gela”

 
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L'ex discarica industriale Cipolla

Gela. Una quota del Recovery fund per coprire i costi, elevati, delle attività di bonifica dei Siti di interesse nazionale presenti in Italia, compreso quello di Gela. I Radicali hanno lanciato un appello pubblico, indirizzato al ministro dell’ambiente Sergio Costa, che sul finire dello scorso anno ha siglato un’intesa con Eni per l’avvio di una fase di “decarbonizzazione” nel sito di contrada Piana del Signore. Le bonifiche delle ex aree industriali del territorio ad oggi non sono state completate e non mancano le bombe ecologiche, come Marabusca e Piana del Signore, di recente ispezionate da tecnici ministeriali e della Regione. Per i Radicali è fondamentale che i fondi vengano destinati ai 41 Sin italiani. “Da quasi venti anni lo Stato ha deciso di intervenire ma purtroppo siamo molto lontani dal raggiungere l’obiettivo finale. I dati sono drammatici – scrivono nell’appello rivolto a Costa – sul totale della superficie terrestre dei Sin ad oggi gli interventi di bonifica o messa in sicurezza sono conclusi solo per il 15 per cento dei suoli e il 12 per cento delle acque sotterranee”. Sono tanti i casi citati, da Brescia fino a Gela. Tra i punti della proposta, la necessità di avere un testo normativo unico, che metta insieme la disciplina sulle bonifiche industriali e l’applicazione del principio “chi inquina paga”.

I Radicali sostengono inoltre la semplificazione dei procedimenti amministrativi. Di recente, su impulso del vicesindaco Terenziano Di Stefano, i tecnici del Comune hanno inoltrato alla Regione le carte per la riperimetrazione del Sin locale, ricomprendendo aree come Marabusca, inizialmente escluse. Un procedimento avviato per tentare di ottenere fondi dal governo, coprendo i costi enormi delle attività di bonifica. In più occasioni, il consigliere comunale del Movimento cinquestelle Virginia Farruggia ha chiesto all’amministrazione di avere dati aggiornati sullo stato delle bonifiche sul territorio. La percentuale è molto bassa, come più volte sottolineato nei tavoli tecnici da Emilio Giudice, della Riserva Orientata Biviere.

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