“Reddito di cittadinanza a chi lavorava in nero e ai pregiudicati”, 164 denunciati

 
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Gela. Almeno duecento posizioni irregolari, finite al vaglio della guardia di finanza, e 164 percettori del reddito di cittadinanza, denunciati alle procure di Caltanissetta e Gela. C’era chi aveva misure cautelari in corso, ma che riceveva i soldi del reddito di cittadinanza, o ancora i dipendenti di una pizzeria, tutti in nero, che risultavano tra i fruitori del beneficio economico. I finanzieri, ancora, hanno scoperto badanti ma anche soggetti che risultavano proprietari di decine di beni immobili, ma che allo stesso tempo ricevevano il reddito. In base ai dati, oltre un milione di euro era stato erogato, in totale, da Inps, a soggetti che non avrebbero dovuto accedere al reddito. Sono stati tutti segnalati alle procure di Caltanissetta e Gela, che hanno avviato indagini. In città, i magistrati già da tempo hanno avviato indagini sul reddito di cittadinanza finito a lavoratori in nero, ma anche a soggetti con pesanti precedenti per mafia o comunque con familiari detenuti. L’attenzione delle fiamme gialle nissene si è concentrata prevalentemente sul riscontro
delle dichiarazioni sostitutive uniche.

Anche per i datori di lavoro è scattata la segnalazione. E’ risultato percettore anche un soggetto attualmente latitante. Alcuni dei coinvolti, tra l’altro, sono risultati assidui scommettitori su piattaforme di gioco online, omettendo di dichiarare le vincite conseguite. Le erogazioni sono state bloccate, evitando ad Inps l’esborso di almeno 756 mila euro.

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