Regione, si al centro commerciale naturale “Via Venezia Est”, escluso “Gela C’entro”

 
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Gela. Il Centro commerciale naturale “Via Venezia est” è tra i consorzi siciliani che beneficeranno dei contributi dalla Regione. E’ stato escluso invece il progetto del consorzio “Gela C’Entro” presieduto da Massimiliano Puglisi e supportato dai commercianti del centro storico, per non avere previsto la figura di un artigiano.

Rimane in bilico invece il consorzio “Via Venezia ovest”, presieduto da Gaetano Contrafatto, “escluso in questa prima fase solo per problemi di tempistica– precisa il progettista, il commercialista Giuseppe Nicoletti – Il progetto è in fase di riesame e sicuramente entrerà a fare parte di quelli che beneficeranno dei contributi regionali”.

Affermazioni da non sottovalutare, quelle di Nicoletti, considerato che è lo stesso progettista del consorzio “Via Venezia est”, presieduto da Maurizio Gatto.

“Ho redatto entrambi i progetti per lo sviluppo commerciale di via Venezia – assicura il commercialista Nicoletti – Il confine che delimita i due consorzi è il cavalcavia dell’importante arteria cittadina. I due consorzi seguono lo stesso obiettivo, con la riqualificazione delle attività di via Venezia che rappresenta il futuro produttivo del commercio in città. Al progetto fanno parte commercianti e imprese artigiane e consentirà il miglioramento degli arredi urbani e il potenziamento infrastrutturale.

Per il riconoscimento dell’aspetto economico – conclude Nicoletti – comunque, dovremo attendere ancora alcuni mesi”. Soddisfatto a metà invece, il presidente della Confcommercio, Rocco Pardo, sostenitore del progetto “Gela C’Entro” che nel plaudire i consorzi Via Venezia ricorda “l’intuizione era quella giusta e potrebbe essere alternativa ai centro commerciali abbellendo le nostre città”.

“Il nostro consorzio non ce l’ha fatta – dice Puglisi di Gela C’Entro – chiedevano la presenza di artigiani, non ristoratori o pasticceri. E’ un’occasione persa che prevedeva un finanziamento di 800 mila euro con 50 per cento a fondo perduto”.

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