Regione su nuovo sistema fotovoltaico in contrada Rabbito: “Da sottoporre a Via”

 
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Gela. Il progetto, per un nuovo sistema fotovoltaico, è previsto in contrada Rabbito. Questa volta, è una società veneta, della provincia di Padova, ad aver avviato tutte le attività preliminari. L’investimento riguarda un impianto da 5.998 Kwp. Dopo le verifiche, il dipartimento regionale dell’ambiente ha però disposto che si dovrà passare dalla procedura di valutazione di impatto ambientale. Le conclusioni rilasciate dalla Commissione tecnica specialistica hanno fatto emergere più osservazioni, generate da potenziali criticità, anche rispetto all’impatto della realizzazione. Come molti altri progetti dello stesso tipo, previsti sul territorio locale, quello della Green Novus srl ricade in aree agricole. Il responsabile della Riserva Biviere Emilio Giudice ha parlato di attività “incompatibili”, anzitutto con ciò che è riportato nel piano di gestione. La Commissione tecnica specialistica, analizzando la documentazione presentata dalla società veneta, ha individuato aspetti “non sufficientemente indagati”.

“Gli aspetti della programmazione nazionale e regionale in materia energetica con particolare riferimento ai criteri per la localizzazione degli impianti Ftv”, si precisa nel parere. Mancano approfondimenti sulle aree Iba (per la protezione della biodiversità e delle specie) e sul sito Rete Natura 2000 “che invece, considerata anche la vicinanza e la correlativa potenziale incidenza, avrebbero meritato la presentazione di uno Studio di Incidenza Ambientale”, si legge nel parere della Commissione. Tra i punti deboli anche quello sulle “localizzazioni alternative esterne al Sito Iba 166 e secondo i criteri preferenziali individuati nella pianificazione regionale e nazionale per l’efficienza energetica e il clima, con particolare riferimento al Pears 2030 e alle cosiddette aree attrattive”. Ulteriori elementi andrebbero apportati anche per gli “impatti sulla componente suolo e sottosuolo, sul rischio desertificazione”. Inoltre, altro punto da sempre assai controverso e denunciato dalla Riserva Biviere, quello “degli impatti cumulativi”, vista la previsione, nella stessa area, di un altro sistema per la produzione di energia da fotovoltaico denominato “progetto Pirandello 2”. Proprio Giudice, della Riserva Biviere, ha già spiegato che l’espansione nelle aree agricole di investimenti sul fotovoltaico ridurrà drasticamente gli spazi per le coltivazioni, favorendo il mercato privato della produzione di energia.

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