Relazione finita, lui schiaffeggiò l’ex compagna: niente decisione, atti di nuovo ai pm

 
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Gela. La convivenza finita con forti dissapori l’ha portato a processo. L’ex è accusato di aver colpito l’allora compagna, schiaffeggiandola. Nei suoi confronti, il pm, al termine del dibattimento, ha chiesto la condanna a tre mesi. La difesa, sostenuta dall’avvocato Salvo Macrì, ha escluso che ci furono violenze. Lo schiaffo sarebbe stata la reazione ad una forte tensione che si era venuta ad instaurare in un rapporto sentimentale, ormai naufragato. Si sarebbe trattato di un unico episodio, senza conseguenze. Il giudice Giuseppe Tripi, però, non ha emesso la decisione.

Ha disposto che gli atti vengano nuovamente trasmessi ai pm della procura. Sarebbe infatti competente il giudice di pace e non invece il tribunale ordinario. Un esito sicuramente inatteso, che a questo punto potrebbe portare l’imputato davanti ad un altro giudice.

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