Resa dei conti nel Pd: “Hanno favorito Arancio come tra partigiani”

 
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Gela. Nel Pd è vicina la resa dei conti. In provincia raccoglie 15400 voti, la metà dei quali solo a Gela. Ottiene il 31 per cento ma nel 2008 erano 32000 i consensi alle regionali. Non è tutto oro quello che luccica e benchè Gela abbia eletto un presidente della Regione ed un deputato, la tensione si taglia a fette.

Gli scontenti sono tanti. Ci sono quelli che premono per entrare in giunta ed in consiglio comunale disertano in maniera strategica le sedute. E poi c’è il caso Donegani. La sua mancata elezione ha provocato un piccolo terremoto interno al partito. Ieri il Primo circolo ha chiesto una verifica politica sia alla segreteria cittadina che all’Unione comunale. Parole al vetriolo.

Il Primo Circolo PD Gela esprime tutta la propria soddisfazione per l’elezione di Rosario Crocetta a Presidente della Regione Siciliana, nonché per la tenuta del Pd rispetto altri partiti in città, “nonostante una scelta che nel dividere il Pd di Gela con la doppia candidatura locale e nell’assumere per giunta posizioni partigiane e improprie da chi doveva mantenere una posizione equidistante per carica occupata – verso una delle due candidature (chiaro il riferimento ad Arancio), ci ha fatto non a caso perdere molti consensi”.

“Rimaniamo col 30 per cento – scrive Gianpaolo Alario a nome del direttivo – il partito più seguito in città, ma il calo di voti è impressionante. Abbiamo rischiato tanto, giocando col fuoco della disaffezione, ove consideriamo che alle contingenze politiche e sociali del triste momento che stiamo attraversando, abbiamo risposto con divisioni interne che sovente sono andate oltre la normale e democratica dialettica interna. Non possono, ad esempio, passare inosservati gli sms partiti dalla segreteria cittadina che sabato – nel giorno del silenzio – così come domenica – nel giorno del voto -, suggerivano di votare , schierandosi di fatto e senza equivoci di sorta, uno dei due candidati del Pd gelese. Tanto valeva dichiararlo apertamente da subito ed assumersene la responsabilità innanzi iscritti ed elettori”. Non è un caso che Donegani e il suo gruppo fossero assenti alla festa-comizio di Crocetta in piazza Umberto.

“Siamo convinti che per ricompattarci – conclude il Primo circolo del Pd – occorra in primo luogo una verifica politica sulla linea della segreteria cittadina affinché assuma un ruolo più attivo, incisivo, oltre che definitivamente di garanzia e «super partes». Non bisogna avere paura del confronto schietto e costruttivo. E’ la base che invece ce lo chiede: specie a Gela”.

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