Resa dei conti tra i pro-Greco, sindaco attende: Fi-civici è rottura su tutti i fronti

 
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Greco e il gruppo di "Un'Altra Gela"

Gela. I “fuochi”, in maggioranza, si fanno ancora più intensi. Il sindaco Lucio Greco, che in questa crisi politica in atto, per ora ha scelto di non esporsi tropo, rischia di trovarsi davanti ad aut aut, che possono depotenziare la sua maggioranza. Ad oggi, solo il Pd ha ufficialmente lasciato la coalizione “arcobaleno”, scegliendo l’opposizione. In bilico, da mesi, ci sono i due consiglieri comunali di “Liberamente”, Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti, che hanno scelto una certa autonomia, ma rimanendo (almeno fino ad oggi) tra i banchi dei pro-Greco. Potrebbero dire addio alla giunta anche i renziani, che si esprimeranno a breve. Nell’ultimo periodo, lo scontro è aperto. L’ala civica non ci sta a mettersi da parte, assecondando i desiderata politici dei forzisti, che soprattutto con l’assessore Nadia Gnoffo hanno rotto qualsiasi indugio. Dopo le parole sulle dimissioni del consigliere Romina Morselli, che per l’assessore si sarebbe dovuta fare da parte per la vicenda dei rifiuti a Manfria, la forzista ne ha avute anche per l’avvocato Greco. Non ha per nulla gradito l’essere tacciata di “ingenuità”, quando il primo cittadino è intervenuto sulla polemica a distanza con Morselli. Ha parlato di “una mania del sindaco di prendere posizione a tutti i costi”. Solo poche ore prima, il deputato regionale forzista Michele Mancuso, che da settimane attende le “garanzie” politiche prospettate dal sindaco, non aveva escluso che senza risposte sul secondo assessore potrebbe anche convocare il partito. Tra le ipotesi, quella di lasciare la maggioranza. Una strada che però non disconoscono neanche alcuni “lealisti”, soprattutto tra le fila di “Un’Altra Gela”, che è il gruppo di riferimento di Greco. L’intervento di ieri dell’assessore Gnoffo, dopo quello della scorsa settimana, ha convinto ancora di più i consiglieri più vicini all’avvocato. Non accetteranno nessun secondo assessorato azzurro. Reclamano, anzi, il rispetto assoluto degli accordi di due anni fa e soprattutto una piena condivisione della linea civica. Il sindaco Greco, come ha confermato il vice Terenziano Di Stefano, deve ripartire dal civismo, senza fughe in avanti a garanzia solo dei partiti. Tra i civici, l’atteggiamento politico dei forzisti è visto ormai come una sorta di atto di sfida, interno all’alleanza. Gnoffo ha anche replicato ad alcune risposte di “Un’Altra Gela”, definendole “para-mafiose”. La corda sembra potersi spezzare e Greco deve tentare un’opera di ricucitura politica, che in questo momento tutto pare salvo che semplice.

Con l’asse civici-forzisti quasi al capolinea e con un’area critica che potrebbe rafforzarsi, le prossime settimane per l’avvocato non saranno per nulla semplici. Il sindaco scruta i suoi. I “lealisti”, tra le proposte, gli hanno avanzato quella dell’azzeramento. Tra i fedelissimi dell’avvocato è un’opzione che si è fatta sempre più strada, soprattutto per rispondere a mosse forziste, che ormai sono del tutto distanti dal sentire politico dei civici. Certezze sembrano essercene poche e Greco è chiamato all’ennesima prova, in una maggioranza partita come “bulgara” e adesso invece “balcanizzata”.

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