Ricorso contro l’impianto eolico, il tar di Palermo si dichiara incompetente

 
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Gela. I giudici del tribunale amministrativo di Palermo si sono dichiarati incompetenti a decidere sul ricorso presentato dai legali delle amministrazioni comunali di Gela, Licata, Palma di Montechiaro, Agrigento e della provincia di Caltanissetta contro l’intero iter autorizzativo che dovrebbe condurre alla realizzazione di un impianto eolico offshore sul tratto di costa compreso tra Macchitella e Punta due Rocche.

L’ordinanza redatta dai magistrati palermitani è stata emessa in via preliminare alla trattazione nel merito dell’intero ricorso.
“L’impianto della cui autorizzazione si controverte è per la parte preponderante del progetto collocato in alto mare – scrivono i giudici amministrativi – al largo della costa (oltre le due miglia marine, pari a Km.3,7), e dunque gli effetti dei provvedimenti impugnati non sono limitati all’ambito territoriale della regione siciliana; gli atti impugnati con il ricorso e con i successivi motivi aggiunti sono stati adottati da Amministrazioni statali (Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) e che essi spiegano effetti anche ultraregionali”.
Stando all’ordinanza, quindi, il ricorso dovrà essere trattato dai magistrati del tribunale amministrativo del Lazio. “Il Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia (Sezione seconda) – concludono i giudici – dichiara la propria incompetenza e indica il giudice competente nel Tar Lazio, sede di Roma, presso il quale la causa deve essere riassunta entro il termine perentorio di giorni trenta dalla comunicazione in via amministrativa della presente ordinanza”.
L’azione giudiziaria è stata avviata contro i funzionari del ministero dell’ambiente, di quello ai trasporti e di quello dello sviluppo economico oltre alla stessa presidenza del consiglio.

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