“Ridotto del 50 per cento il costo dei terreni ex Asi”, passa emandamento all’Ars

 
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Gela. A Palazzo di Città, già da tempo, era in corso un dialogo, anche se non proprio semplice, tra la commissione consiliare sviluppo economico e i funzionari locali dell’Irsap, ex Asi. Tra i capitoli aperti, quello del costo delle aree, per chi volesse insediare nuove attività. Da anni, infatti, i prezzi, rispetto ad altre aree industriali dell’isola sono decisamente superiori, disincentivando eventuali investitori. Una novità, in tal senso, arriva dall’Ars, che in questo periodo ha focalizzato l’attenzione sulla riforma delle Irsap. I deputati regionali grillini Ketty Damante e Luigi Suneri hanno ottenuto l’approvazione di un emendamento che prevede l’abbattimento, fino al cinquanta per cento, del prezzo delle aree per Gela e Termini Imerese, che zono zone di crisi industriale complessa.

“Si tratta di una notevole agevolazione – commentano – per le imprese che intendono insediare attività produttive nelle due aree industriali e che ora potranno acquistare i terreni di proprietà regionale a prezzi molto più vantaggiosi, cioè con una riduzione del 50 per cento. Si parla continuamente delle due attuali ‘aree di crisi complessa’ di Termini Imerese e di Gela, cui dovrebbe aggiungersi in futuro quella di Siracusa, ma questa denominazione resta solo un bel titolo, se poi non si sviluppano azioni politiche per rilanciare veramente l’economia e la produzione. Abbattere i costi per le aziende è un passo decisivo per rendere un territorio più attrattivo verso nuovi insediamenti produttivi e per incoraggiare gli imprenditori locali a non spostarsi altrove. I costi dei terreni, spesso fuori mercato o addirittura doppi rispetto a quelli di altre zone industriali vicine, rappresentavano un forte ostacolo per lo sviluppo. Per questo abbiamo lottato per presentare più volte un emendamento che tagliasse questi costi e ne abbiamo sostenuto l’approvazione in commissione e in aula. Le resistenze ingiustificate, persino da parte di questo governo regionale purtroppo incapace di programmazione, sono state superate e questo risultato dimostra che si può lavorare per agevolare gli attori economici, stimolare l’occupazione e mantenere la vocazione industriale di territori storicamente significativi per l’intera Sicilia”. Già durante la precedente consiliatura, in municipio, era stato l’attuale vicepresidente della commissione consiliare sviluppo economico, il forzista Luigi Di Dio, ad avanzare una proposta in tal senso, chiedendo che l’amministrazione comunale aprisse un vero e proprio tavolo tecnico con la Regione.

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