Rifiuti bruciati a Passo di Piazza, tre operai indagati lasciano i domiciliari

 
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I rifiuti dati alle fiamme

Gela. Questa mattina, davanti al gip Francesca Pulvirenti, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Tre operai (uno polacco e due gambiani), hanno però ottenuto la revoca degli arresti domiciliari e sono tornati in libertà. Hanno il divieto di avvicinarsi all’area di contrada Passo di Piazza, dove secondo le accuse hanno smaltito e dato alle fiamme rifiuti pericolosi e materiali di risulta. La decisione del gip è stata formalizzata nelle ultime ore. Della facoltà di non rispondere si sono avvalsi anche i titolari della ditta, che avrebbero disposto di smaltire illecitamente. Per loro, sono stati confermati gli arresti domiciliari. L’area è stata sequestrata, così come due camion, che pare siano stati usati per il trasporto del materiale, poi dato alle fiamme. I cinque indagati sono difesi dall’avvocato Giuseppe Cascino. L’inchiesta, avviata dai magistrati della procura e condotta dai poliziotti, è ancora in corso.

Nella zona tra contrada Passo di Piazza e Bulala, sono tante le discariche abusive. Gli incendi sono stati più volte segnalati, anche dagli operatori della Riserva Biviere. Gli investigatori hanno ricostruito lo smaltimento illegale dei rifiuti, condotto da una ditta che ha licenze per lo smaltimento lecito. Gli accertamenti sono arrivati all’impresa intestata a Fontana e De Simone. Tra le accuse, lo smaltimento illecito dei rifiuti e l’incendio.

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