Rifiuti e debiti, in Comune rispunta la commissione di indagine

 
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Gela. La commissione di indagine sul ciclo dei rifiuti chiuse le attività due anni fa, con la presentazione di una relazione finale, esposta in aula consiliare. Non mancarono le polemiche, con il grillino Angelo Amato, componente della stessa commissione, che non condivise le conclusioni dei suoi colleghi. A Palazzo di Città, però, rispunta l’ipotesi di una nuova commissione, che possa verificare quanto accaduto, almeno dal momento dell’insediamento della giunta Messinese. Il lavoro di verifica già svolto si è fermato alla fase di gestione dell’ex giunta Fasulo. A due anni di distanza, la vicenda rifiuti non smette di far parlare, mentre c’è l’attesa di chiudere l’iter per la gara “breve”, necessaria ad assegnare il servizio di raccolta e smaltimento, ancora gestito in proroga dalla società campana Tekra. I manager dell’azienda, però, chiedono di ricevere dieci milioni di euro dal Comune, a tanto ammonterebbe il debito maturato in questi anni, almeno dall’insediamento della giunta Messinese.

I debiti fuori bilancio. Somme che in una fase come questa metterebbero in ginocchio le casse del municipio. Le tariffe della Tari sono bloccate e i debiti fuori bilancio si sono accumulati, al ritmo di due milioni di euro all’anno, tanto da costringere il sindaco Domenico Messinese e il suo vice Simone Siciliano a tagliare i servizi aggiuntivi. Così, alcuni consiglieri comunali sembrerebbero intenzionati a riproporre una commissione di indagine, che di certo avrebbe il sostegno del gruppo consiliare del Movimento cinque stelle. L’asse potrebbe essere bipartisan, coinvolgendo sia centrodestra sia centrosinistra, con l’avallo proprio dei grillini.

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