Rifiuti in strada, aumentano i cumuli: è allarme rosso nelle frazioni balneari

 
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Gela. In municipio, i rifiuti sono soprattutto un problema di soldi. Quelli necessari a coprire il maxi debito da quasi dieci milioni di euro vantato dall’azienda campana Tekra, ma anche le somme che dovrebbero entrare in cassa, magari aumentando le tariffe Tari. Nei quartieri e nelle frazioni balneari, i rifiuti invece puzzano davvero e fanno bella mostra lungo le strade. Crescono i cumuli che si trovano praticamente in ogni zona del centro urbano e che diventano quasi un problema di igiene pubblica nelle aree rurali e nelle frazioni balneari. Quelle che pubblichiamo sono immagini esemplificative di come l’abbandono indiscriminato stia danneggiando la città. Rifiuti in strada si trovano a Femmina Morta così come in via Recanati, a Caposoprano ma anche a Manfria e in periferia, a Montelungo e Macchitella.

Rifiuti in via Recanati

“Come si fa a portare in aula le tariffe aumentate?”. “Se c’è un sindaco – dice il capogruppo di Noi con l’Italia Vincenzo Cirignotta – si faccia sentire subito. Ma come pretende di portare in aula tariffe della Tari aumentate, con una città così sporca? A breve, capiremo quali sono i dati a loro disposizione. I cittadini sono stanchi di avere rifiuti fin sotto casa. Con l’arrivo della stagione calda, sarà un disastro, senza dimenticare che sabato prossimo la raccolta sarà ferma, dopo che gli operai Tekra hanno proclamato lo sciopero. Dobbiamo aspettare che i cittadini diano fuoco ai cumuli? Mi sembra che il sindaco e il suo vice abbiano l’unico pensiero di aumentare le tariffe Tari”.

2 Commenti

  1. E’ vero l’amministrazione è assente, ma e’ Il cittadino gelese ad essere un VASTASO!! Perché deve abbondonare i rifiuti??

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