Rifiuti industriali intombati, l’Ars ancora non risponde: “Possibile una commissione d’inchiesta”

 
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Gela. Ormai diversi mesi fa, l’ex operaio Emanuele Pistritto ha denunciato la possibile presenza di rifiuti industriali pericolosi nel sottosuolo di alcune aree della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore. Materiale pericoloso che nel corso del tempo sarebbe stato intombato. Davanti a quanto dichiarato dal settantenne, anche l’Ars ha iniziato a valutare la questione. Il presidente della commissione ambiente Giusi Savarino si era impegnata a fare propria la proposta avanzata dal grillino Nuccio Di Paola (sostenuta dall’altro deputato gelese Giuseppe Arancio), ovvero far partire gli approfondimenti attraverso il lavoro di una sottocommissione. Ad oggi, però, di quelle verifiche non se n’è fatto nulla. “E’ vero, la sottocommissione non è stata ancora autorizzata – dice il deputato grillino Nuccio Di Paola – dopo aver avuto interlocuzioni con il presidente Savarino, è emerso però che il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè avrebbe l’intenzione di istituire una vera e propria commissione speciale d’indagine sulle aree Sin siciliane. Per questa ragione, dalla presidenza della commissione non è ancora arrivata una risposta ufficiale. Si attende che Miccichè prenda una decisione. Se non dovesse arrivare, allora chiederò di nuovo al presidente Savarino di autorizzare la sottocommissione che aveva già l’appoggio degli altri componenti”.

L’area della raffineria indicata da Pistritto è stata posta sotto sequestro, in attesa che i magistrati della procura concludano gli accertamenti investigativi.

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