Rifiuti industriali nei “buchi neri”, il caso bonifiche: Ministero apre a riunione

 
1
L'ex discarica industriale Cipolla

Gela. Rimangono punti insoluti di un processo di bonifica che va avanti a passi molto lenti. Discariche di rifiuti industriali pericolosi come quelle di contrada Marabusca e Cipolla sono buchi neri che continuano a mettere in pericolo costante terreni e aree limitrofe. Nonostante riunioni e tavoli tecnici che vanno avanti da anni, soluzioni concrete non se ne sono viste (almeno nell’immediato). Un punto che è stato toccato anche nel corso dell’ultimo tavolo tecnico sul Sin di Gela tenutosi al ministero dell’ambiente. C’erano tecnici e rappresentanti delle strutture istituzionali (compreso il Comune) che seguono le procedure. Proprio dal ministero è arrivata la proposta. I funzionari hanno aperto alla convocazione di una riunione specifica, solo sul tema delle discariche rimaste alla portata di tutti nonostante i rifiuti pericolosi smaltiti nei decenni. Un tavolo tecnico che a Roma si è aperto proprio partendo dalla denuncia del presunto smaltimento illecito di rifiuti industriali che sarebbero stati interrati.

Per Arpa Sicilia però le aree segnalate dall’ex operaio Emanuele Pistritto ricadrebbero nella zona “delle vecchie discariche controllate”. Sarebbero già state “caratterizzate” e adesso sono sotto sequestro dopo l’avvio di un’indagine coordinata dai pm della procura. “Arpa Sicilia – si legge nel verbale della riunione – comunica di essere in attesa da parte dell’azienda (Eni) di una proposta progettuale sull’area”.

1 commento

  1. Ancora tonnellate di chiacchiere,tonnellate di carte sui tavoli dei magistrati,conferenze,riunioni da per tutto,procedure da concludere,l’arpa che doveva controllare,denunce che non si sa che fine hanno fatto,processi che durano in eterno;parole,parole e sempre parole al vento!Le leggi che a Gela non esistono,chi li dovrebbe applicare le viola costantemente,una giustizia che non condanna, chi ha provocato tale strage di massa!Parole e sempre parole,anche da chi dovrebbe tutelare la vita dei cittadini i quali continuano a morire tutt’oggi di cancro e dei bambini che ancora nascono malformati o addirittura morti nel grembo delle madri!Ed ancora riunioni ed incontri che da trent’anni ci costano un occhio della testa! Ma malgrado tutto,i KILLERS CHE SEMINANO MORTE E DISPERAZIONE GIACCIONO SEMPRE LI ! CHISSÀ A CHI TOCCA OGGI,ENTRARE NELLA BARA?

Rispondi a Salvino Legname Cancella la risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here