Rifiuti, missiva all’Anac: Caiola (Ugl), “ci sono condizioni per gestione in house?”

 
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Gela. Le incertezze che ancora si sommano intorno al nuovo servizio rifiuti, aprono fronti sempre nuovi. La prossima settimana, sarà ancora concentrata sul confronto tra i vertici della società “Impianti Srr”, che ha ottenuto la gestione in house, e le organizzazioni sindacali. Non c’è un accordo complessivo sul passaggio dei lavoratori da Tekra alla stessa “Impianti Srr”, che invece sta andando avanti per far partire prima possibile le attività, almeno nei Comuni delle “cinque terre”. I sindacati, non a caso, hanno nuovamente chiesto l’intervento della prefettura. Ritengono che ci sia la necessità di chiarire molti aspetti, anzitutto sulla gestione in house, disposta dall’assemblea della Srr4. Il segretario provinciale dell’Ugl igiene ambientale, Orazio Caiola, ha inoltrato una nota all’Autorità anticorruzione. In sostanza, chiede ad Anac di dare delle linee precise e di valutare se nel caso del servizio rifiuti, sul territorio, si profilino le condizioni di “economicità” e un’eventuale ricaduta “sociale”. Caiola, infatti, prende spunto da quanto indicato dalla stessa Autorità anticorruzione, che lo scorso settembre ha chiosato sugli affidamenti in house, individuandoli come “l’eccezione” e non come la regola. Anche la Corte Costituzionale, di recente, si è pronunciata sul tema. I vertici della Srr4 e della stessa “Impianti” vanno comunque avanti e l’ingegnere Giovanna Picone, amministratore della società in house, ha suggerito anche alla giunta Greco di mettersi al passo di altri Comuni, che stanno concludendo l’iter, con l’avvio del nuovo servizio. Il sindaco Lucio Greco, invece, attende risposte dalla Regione, sull’opzione dell’Aro, che consentirebbe la gestione in autonomia delle fasi di gara e dell’aggiudicazione dell’appalto.

All’Anac, il segretario Caiola chiede di approfondire le vicende che stanno toccando i Comuni della Srr4. Il sindacalista richiama “le ragioni che portano a scegliere la gestione in house, invece della gara d’appalto, portando il servizio da una gestione privata ad una pubblica”. Le incertezze sul futuro, aggiunge il segretario provinciale dell’Ugl igiene ambientale, “stanno gettando nello sconforto molti lavoratori e le loro famiglie, diventando incerta la continuità lavorativa”. “Quando si parla di gare che fino ad oggi sono andate sempre deserte – continua – si commette un grosso errore. C’era stata un’aggiudicazione, per le “cinque terre”, alla Ecos, che poi per una serie di vicissitudini dell’azienda venne revocata. Inoltre, ritengo che non si sia svolta una vera verifica sulle condizioni economiche delle gare, che hanno spinto tanti gruppi del settore a non partecipare, perché prive di un effettivo margine di guadagno”. Tutti punti che vanno valutati con attenzione, secondo il sindacalista. Anche le condotte di Tekra lasciano forti incertezze. C’era stato il contatto con almeno cinque lavoratori locali, pronti ad entrare in servizio. L’azienda ha però bloccato tutto e il sindacato non ne conosce le ragioni. Il segretario dell’Ugl igiene ambientale ha più volte chiesto un incontro con il sindaco Lucio Greco, che alla fine c’è stato ma non ha sortito effetti. “Ci sono regole precise e norme contrattuali che vanno sempre rispettate e valgono per tutti – conclude Caiola – spero che anche il sindaco possa dare riscontri alla nostra richiesta di incontro”.

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