Rifiuti, Regione ha scelto Gela per termovalorizzatore: “Progetto da 647 milioni di euro”

 
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Gela. Un termovalorizzatore da 647 milioni di euro. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha confermato, poche ore fa, che uno dei siti sarà Gela. Sul territorio locale, anche se non è stata ancora indicata l’area scelta, verrà realizzato il termovalorizzatore che servirà praticamente tutta la Sicilia Occidentale. Su sette progetti, ne sono stati individuati due: quello di Gela e l’altro a Pantano D’Arci, nel catanese. E’ stato il nucleo di valutazione a dare l’ultima conferma. Sono impianti che dovrebbero smaltire quantità fino a 450 tonnellate al giorno. Da circa un anno, la Regione preme su Timpazzo, aumentando i conferimenti, per attenuare l’emergenza infinita di tante aree della Sicilia. Sia la discarica che il Tmb sono stati individuati per fare da argine. Di recente, è stato eliminato il tetto massimo per i quantitativi di rifiuti conferibili a Timpazzo, che era indicato in 450 tonnellate giornaliere. Per tanti, si è trattato di una scelta che il governo regionale ha fatto, attraverso il dipartimento acqua e rifiuti, per avere quasi mano libera sul sito locale. E’ stato presentato un ricorso al Tar, Ora, però, si aggiunge il termovalorizzatore ed è ipotizzabile che il fronte contrario inizierà da subito a mobilitarsi.

Dopo la valutazione sulle due aree, in città e nel catanese, partirà  la fase vera e propria della gara. E’ previsto un nuovo bando con cui la Regione chiederà la disponibilità a realizzare questi progetti al prezzo più basso dando la priorità alle aziende che li hanno già presentati. Un vero e proprio project financing. Poi, sono previsti tre anni per realizzare le due strutture.

4 Commenti

  1. Gela il buco del c… del mondo , quando si tratta di sporcare questo territorio si trovano i finanziamenti, il problema nasce quando di deve infrastrutturare la città e dotarla di un porto , di strade dighe che funzionano, ospedale attrezzato , ora vediamo quanti politicanti difenderanno la nostra città

  2. Non scordiamo che anche Venezia, città turistica, ha il suo termovalorizzatore. Producono energia a basso costo e semmai i cittadini ove insiste il termovalorizzatore, devono avere uno sconto sulla energia prodotta.

  3. Invece di avviare i lavori per cose utili come sanità, area portuale, turismo fare piste ciclabili che collegano tutto il territorio (no solo macchitella), strade ecc…Cosa fanno? Il termovalorizzatore a Gela, ma con tutto il territorio xk proprio Gela? Spero che i cittadini ovviamente in primis, i nostri politici e ambientalisti facciano in modo che ciò non accada… Gela non è un cesso!!

  4. Ma chi l’ha detto che un termovalorizzatore rende una città un cesso? Sicuramente siamo abituati a vedere la spazzatura per strada e ci mancherebbe davvero non sentirne più l’a puzza, l’odore acre dei fuochi che ogni tanto si sprigionano. Un termovalorizzatore deve rispettare certi parametri di emissione, si rischia grosso. Città che si possono definire veramente ecologiche hanno il termovalorizzatore che è una risorsa dal punto di vista ambientale ed energetico. Dovremmo chiederlo con forza invece di parlare a vanvera senza essere informati.

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