Rifiuti scaricati davanti la chiesa del XVI secolo: Degrado a San Giovanni

 
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Gela.
Una chiesa del sedicesimo secolo, in pieno centro storico, abbandonata e trasformata in piccola discarica a cielo aperto. L’ex luogo di culto dedicato a San Giovanni Battista, infatti, attende ancora gli interventi che dovrebbero garantirne la ristrutturazione, necessari a convertirlo in un centro culturale aperto alla città.

Da mesi, cumuli di rifiuti vengono depositati praticamente davanti l’ingresso sbarrato della chiesa. Proprio il sito di San Giovanni Battista, negli scorsi anni, è stato inserito nell’elenco delle opere che dovrebbero essere finanziate per il tramite di fondi europei. “Fa rabbia – spiega il sindaco Angelo Fasulo – pensare ad una chiesa di questo tipo deturpata da pochi cittadini che decidono di insultarne la storia depositando rifiuti. In questo modo, si violano le regole imposte dalla legge”.
Intanto, prosegue l’iter amministrativo che dovrebbe permettere di avviare i cantieri all’interno della chiesa.
“Posso confermare – continua il primo cittadino – che il decreto di finanziamento è alle fasi conclusive. Sto seguendo personalmente le oltre dieci pratiche che riguardano progetti finanziati con fondi europei. Conclusa la procedura, potremmo contare su circa un milione di euro da investire nella ristrutturazione della chiesa”.
L’obiettivo, quindi, rimane quello di trasformare l’ex luogo di culto presente in una delle zone interne del centro storico cittadino. Il progetto predisposto dovrebbe servire a convertirlo in un centro culturale. “Le procedure – continua il primo cittadino – devono concludersi prima possibile. Abbiamo solo quest’anno per condurre in porta la pratica. In caso contrario, rischieremmo di perdere un importante finanziamento. Ovviamente, questo riguarda la chiesa di San Giovanni Battista e tutti gli altri progetti che sono stati inseriti nei programmi di finanziamento europeo”.
Intanto, residenti e passanti continuano a considerare l’area del luogo di culto alla stregua di una discarica. I rifiuti vengono depositati, soprattutto, nelle ore del primo pomeriggio e in quelle serali. Non a caso, la presenza d’insetti e topi è stata spesso denunciata da chi vive nella zona. “Tutti – conclude Fasulo – dovrebbero capire che il patrimonio artistico e culturale della città deve essere salvaguardato. Non mi pare sia corretto depositare sacchi di rifiuti nei pressi di un ex luogo di culto così importante. Queste abitudini andrebbero del tutto superate”.

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