Rifiuti, sporcaccioni “catturati” dai sistemi del Comune: sanzioni per 130 mila euro

 
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Abbandono dei rifiuti ripreso dai sistemi collocati dal Comune

Gela. Sono 215 le sanzioni elevate in tutto il 2021, per un importo singolo di 600 euro circa. I furbetti del sacchettino e la loro cattiva abitudine di disfarsi della spazzatura gettandola per le strade o nelle campagne ha fruttato al Comune poco meno di 130mila euro in un anno.
Tutto questo grazie alle 12 fototrappole che il comando dei vigili urbani ha installato a campione nei siti più sensibili e che hanno immortalato diversi gelesi nell’atto di gettare la propria immondizia a qualunque ora del giorno e della notte, in barba alle regole della differenziata e ad un servizio porta a porta che di fatto funziona.
Per Palazzo di città adesso è tempo di bilanci, l’intenzione è quella di incrementare il servizio di controllo ed inasprire le sanzioni come conferma l’assessore all’ambiente Cristian Malluzzo.

Le immagini raccolte dalle fototrappole raccontano di un fenomeno diffuso, che vede coinvolte persone di tutti i tipi senza alcuna distinzione. Tra loro anche parecchi recidivi, che nonostante le sanzioni continuano a gettare i rifiuti per strada.
Con il potenziamento dei controlli in città sono aumentate le discariche nelle periferie, ed è proprio in quelle zone che si concentrerà nelle prossime settimane il controllo della Polizia Municipale.

2 Commenti

  1. Chissà se quei recidivi continuano a pagare . Continuate cosi, sperando che queste (persone) se cosi si possono chiamare di non prendere più questa abitudine molto diffusa in città . Bravi !!!

  2. Per migliorare l’azione educativa, per la prima volta, in cambio di coinvolgerli in prima persona, nella pulizia dei siti sporchi, azzerate la multa ma che sia solo per una volta. Indi invitateli a collaborare in prima persona alla pulizia dei siti sporchi ove si formano discariche abusive. Se rifiutano allora che paghino. Inoltre pubblicare i nomi degli sporcaccioni nel sito del comune onde riconoscerli ed evitarli.

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