Riforma province…a metà, Gelensis Populus: la Del Rio non supera l’impugnativa

 
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Da un lato la soddisfazione dell’approvazione della legge sui liberi consorzi, dall’altro il timore che l’impugnativa non venga rimossa. Preoccupazione espressa dal Comitato Gelensis Populus. “La nuova formulazione non supera un punto anch’esso oggetto di impugnativa sul quale la regione Siciliana continua a tenere duro. I sindaci metropolitani non coincideranno, in prima battuta, con i sindaci attualmente in carica delle tre città di Catania, Palermo e Messina. Il parlamento regionale ha deciso che gli stessi, al pari dei presidenti dei liberi consorzi, saranno scelti a seguito di elezioni di secondo livello. A questo punto si teme che la riscrittura della legge non impedisca al governo nazionale di proseguire nell’impugnativa dinanzi la corte costituzionale con tutto ciò che ne deriva in termini di un’altra eventuale bocciatura. Dall’altro coerenza vorrebbe che quantomeno la Sicilia si costituisse dinanzi alla corte costituzionale per difendere la propria scelta di andare in controtendenza rispetto alla legge Delrio in nome della propria autonomia, cosa fin’ora non fatta.

‘Non si comprende, ancora per l’ennesima volta, – dichiara il portavoce del comitato – in che direzione si voglia andare. Siamo contenti che sia stata mantenuta la parola presa dalla scorsa seduta di chiudere l’iter di modifica della l. 15/15 nella seduta di stasera. Temiamo però che l’approvazione fatta in questi termini, pur rispondendo al principio più alto di democrazia, che condividiamo, può  non fare desistere il governo nazionale dall’impugnazione. A questo punto coerentemente ci aspettiamo che la Regione Siciliana difenda le proprie scelte nei più opportuni modi dinanzi alla Corte costituzionale senza ulteriore indugio e la presentazione da parte del governo regionale dei nuovi confini territoriali che decreteranno, di fatto, il definitivo passaggio di Gela, Piazza Armerina e Niscemi nella Città Metropolitana di Catania.

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