Rilancio industriale, Cgil su svolta Eni: “Bene green e Argo-Cassiopea significa occupazione”

 
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Gela. Davanti agli investimenti bloccati, la Cgil territoriale ha fatto partire un’ampia mobilitazione, chiedendo un incontro direttamente al premier Giuseppe Conte. I vertici regionali del sindacato, alla luce delle ultime evoluzioni, con lo sblocco della proroga Via per il progetto della base gas Eni e la firma di un nuovo protocollo tra multinazionale e Ministero dell’ambiente, sembrano credere alla svolta green, anche se c’ la necessità di incrementare occupazione. “Una nota positiva è che gli investimenti per il Mezzogiorno saranno il 34 per cento del totale, mentre la media era stata del 29 per cento. Uno scarto di 6 miliardi l’anno in potenza, elemento che salutiamo in maniera positiva – dice il segretario regionale Cgil Alfio Mannino – ma resteranno gocce nel mare se non si rilancia l’apparato produttivo nei poli industriali del petrolchimico di Gela, Siracusa e Milazzo che mostrano i loro limiti, perché in termini occupazionali non danno quanto il territorio richiede. Hanno un vecchio modello produttivo. Bisogna rilanciarli in chiave green e lo sblocco di Argo-Cassiopea a Gela va in questa direzione, significa occupazione e innovazione”.

Il segretario siciliano della Cgil guarda direttamente ad Eni e attende che gli investimenti previsti si concretizzino, secondo un preciso cronoprogramma. “Siamo nella fase preliminare – conclude – speriamo che l’Eni mantenga gli impegni”. L’azienda ha sempre spiegato di voler confermare tutti gli investimenti in programma, ad iniziare dalla base gas, che è quello economicamente più consistente.

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