Rilascio sospeso, l’assegnatario non deve lasciare l’alloggio Iacp nel quale vive

 
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Gela. Un regolare contratto da almeno trent’anni ma a causa di recenti difficoltà economiche e di una limitata morosità nei pagamenti, sta rischiando di perdere l’alloggio dello Iacp. Il giudice, nel procedimento per esecuzioni mobiliari, ha però accolto il ricorso avanzato dal legale dell’assegnatario, l’avvocato Riccardo Lana. Lo sgombero, con rilascio dell’abitazione, viene sospeso, almeno fino a quando non sarà definito il procedimento per l’opposizione. L’assegnatario avrebbe dovuto lasciare l’alloggio, in città, non oltre il prossimo 16 marzo. Una situazione al limite che ha indotto il legale a procedere. E’ stata presentata opposizione al provvedimento dello Iacp e intanto il giudice ha sospeso il rilascio, ritenendo che sussista “il rischio di un danno irreparabile” a carico proprio dell’assegnatario, che altrimenti si sarebbe trovato senza un’abitazione. Lo scorso dicembre c’era già stato un provvedimento analogo per un altro caso dello stesso tipo.

L’iniziativa legale a difesa dell’assegnatario è stata attivata in collaborazione con il Sunia, attraverso il segretario provinciale Iside Licata. Da tempo, si chiede un interessamento delle istituzioni locali per cercare di arrivare a soluzioni che salvaguardino chi vive negli alloggi popolari, sulla scorta del diritto all’abitazione.

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