“Rimuovere scempi definiti opere d’arte”, consulta decoro urbano: confronto Iudice-commissione

 
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Iudice ha avuto un lungo confronto con la commissione urbanistica

Gela. Era in programma da diverso tempo, ma a causa dell’emergenza coronavirus il confronto è stato possibile solo ieri, in videoconferenza. L’artista Giovanni Iudice ha avuto un lungo dialogo con i componenti della commissione consiliare urbanistica, presieduta da Giuseppe Morselli. L’obiettivo è la costituzione di una consulta per il decoro urbano, seguendo le tracce già segnate da altri Comuni in Italia. “Potrebbe diventare un incubatore di idee – dice Morselli – a partire dalla previsione di un preciso regolamento”. Iudice, le cui opere sono ormai pienamente riconosciute non solo in Italia ma anche all’estero, si è messo a disposizione, lanciando i primi suggerimenti. “L’idea di partenza non è quella di una vigilanza poliziesca ma culturale – spiega – esempi di questo tipo ce ne sono diversi, anche in Sicilia. Comuni come Modica e Scicli hanno adottato regolamenti che impediscono la presenza nei centri storici di tutto ciò che, anche esteticamente, possa essere una sorta di intralcio. Niente sedie a delimitare parcheggi o insegne che non rispettino i parametri. Anche da un punto di vista strettamente artistico, sono dell’opinione che la consulta per il decoro urbano debba servire a filtrare. E’ necessario, per rilanciare l’estetica di questa città, che vengano rimossi scempi definiti opere d’arte. Nel tempo, le istituzioni locali hanno male interpretato le donazioni arrivate da privati. Il fatto che un privato metta a disposizione, gratuitamente, una qualsiasi opera, non obbliga ad esporla in spazi pubblici, che sono dell’intera città. La consulta, oltre a dare spunti per migliorare, può fornire pareri, non vincolanti, su ciò che può essere inserito nel contesto urbano e far rianimare il concetto di arte e di bello”. Sembra esserci tutta l’intenzione di andare avanti, con il consenso anche degli altri componenti della commissione, Vincenzo Cascino, Gabriele Pellegrino, Diego Iaglietti e Alessandra Ascia.

Componenti commissione in videoconferenza con Iudice

Un primo passo è un regolamento che disciplini le modalità di costituzione della consulta. “In Germania, addirittura, è prevista per legge e qualsiasi opera che sia destinata ad un’installazione pubblica passa dal filtro di una commissione – aggiunge Iudice – composta da importanti artisti, letterati, studiosi dell’arte e giornalisti. Penso anche ad interventi nei quartieri in occasione delle festività ma anche ad opere in permanenza, commissionate ad importanti artisti”.

 

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