Riprende refezione scolastica, Filcams: “Le nostre lotte premiate ma rafforzare esenzioni”

 
1
La refezione era ripresa a fine gennaio

Gela. Riparte oggi il servizio di refezione scolastica. Da questa mattina, sono ripartite le attività, con le lavoratrici che hanno preso servizio per conto dell’azienda assegnataria. Dalla Filcams Cgil arrivano comunque delle indicazioni sul futuro più immediato, anche per evitare altri ritardi. “La Filcams Cgil esprime la propria soddisfazione per l’avvio, seppur in ritardo, del servizio di refezione scolastica – dice il segretario provinciale Nuccio Corallo – ricordando le battaglie che partono dopo l’infausta scelta di sospensione del servizio da parte del commissario straordinario, il quale ha ritenuto esoso il costo del servizio. La grande manifestazione del 18 dicembre 2018, con oltre duecentocinquanta cittadini tra lavoratrici, insegnanti, genitori e semplici cittadini che scesi in campo reclamavano rispetto, diritti e dignità per i bambini, per le operatrici e per la città. La nuova amministrazione comunale sin da subito si è mostrata sensibile alle nostre rivendicazioni, seppur con qualche defaillance tecnico-burocratico che ha fatto slittare ad oggi, con un ritardo evitabile l’avvio del servizio di refezione scolastica”.

Il sindacato chiederà un nuovo incontro all’amministrazione comunale e all’assessore Nadia Gnoffo. Mira ad una vera programmazione. “Chiederemo un incontro con l’amministrazione comunale al fine di lavorare fin d’ora ad una nuova gara d’appalto pluriennale, che dia serenità e stabilità maggiore sia alle lavoratrici e lavoratori che ai bambini e le loro famiglie, chiediamo inoltre una rivisitazione delle fasce di esenzione, al fine di assicurare ed estendere il servizio alle famiglie meno abbienti – dice Corallo – servendo così una maggiore platea, ricordo che per via delle riduzioni delle fasce di esenzione reddituale sono inevitabilmente scese quasi di un terzo le richieste del servizio, con un relativo taglio di forza lavoro che inizialmente si era tradotto in esubero di personale e che diligentemente, di concerto con la ditta, abbiamo fatto rientrare attraverso una decurtazione temporale di mezz’ora per ogni dipendente, motivo per cui se le fasce di reddito saranno più accessibili crescerà il numero dei bambini che ne avranno diritto unitamente alle ore dei dipendenti che torneranno quelle iniziali, rendendo un buon servizio per l’intera collettività”.

1 commento

  1. La politica assistenziale moltiplica i furbi, e se un genitore per far mangiare il figlio spende due euro di ticket, non e’ caro è concorre ad affrontare le spese. Il volere tutto gratis grava tutto sui contribuenti.

Rispondi a Enzo Cancella la risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here