Ripreso dalle telecamere mentre le distrugge, Condannato a 10 mesi

 
0

Gela. Diventa definitiva la condanna di un uomo condannato di aver rubato e danneggiato le telecamere di  videosorveglianza del fratello. La settima sezione della corte di Cassazione ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Giovanni Aquinato, condannato a dieci mesi di carcere ed al pagamento di ottomila euro di risarcimento nei confronti del fratello Luigi.

Era stato quest’ultimo a denunciarlo alcuni anni fa, accusando di furto e danneggiamento il fratello. Luigi Aquinato viveva stabilmente a Roma e condivideva con altri fratelli la proprietà di una casa rurale. Per evitare che i vandali o i ladri irrompessero sulla sua porzione di fabbricato, aveva deciso di collocare delle telecamere di videosorveglianza. I rapporti con il fratello non erano buoni ed allora, quando scoprì che erano state distrutte, decise di indagare. Prelevò l’hard-disk del sistema di videosorveglianza e scoprì con amarezza che era stato il fratello, armato di un cestello di una lavatrice, a distruggere le telecamere. Le immagini erano nitide e non lasciavano spazi ad interpretazioni di fatto. Giovanni Aquinato venne condannato sia in primo che in secondo grado a dieci mesi di carcere ed al risarcimento di ottomila euro. Il fratello Luigi si costì parte civile attraverso l’avvocato Salvo Macrì. La Cassazione ha rigettato l’ultimo ricorso ed allora la sentenza diventa definitiva.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here