“Rischio ecatombe Pnrr e progetti”, Di Stefano: “Servono variazioni, nota a Corte Conti”

 
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Terenziano Di Stefano

Gela. Era il comparto amministrativo che più di ogni altro avrebbe dovuto garantire celerità sui finanziamenti già ottenuti dalla giunta Greco, oggi come tutti gli altri settori dell’ente risente delle secche stagnanti della crisi finanziaria e all’orizzonte il rischio serio è di perdere somme ingenti. Le variazioni di bilancio per i progetti sono in valutazione e ieri la giunta ha scelto di approfondire, prima di approvarle. L’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano, che sui finanziamenti ha lavorato molto insieme a tutto il gruppo di tecnici, non nega che gli organismi di controllo e lo stesso settore speciale Pnrr dovrebbero fare molto di più, richiamando la disciplina in materia, valida per enti che si trovano nelle stesse condizioni finanziarie del municipio. “Non posso negare in qualità di ex assessore allo sviluppo economico, che ha seguito tutta la programmazione che ha consentito di introitare decreti di finanziamento per milioni di euro fino a creare il presupposto per avviare un settore ad hoc, che in questi mesi nei quali tutto sembra quasi perduto provo non poco dispiacere mentre assisto a quello che sta accadendo. Sul tema delle variazioni di bilancio, sono intervenuto già diversi mesi fa proprio specificando che, in mancanza, tutta la programmazione in generale e il Pnrr in particolare avrebbero subìto una battuta d’arresto mortale. Questo vale anche per i finanziamenti di Agenda Urbana, Patto per il Sud e per le royalties. Ebbene, siamo nel bel mezzo di quella battuta d’arresto mortale. Si tratta di variazioni che non possono più attendere ed in mancanza delle quali tutto andrà perduto per sempre – dice Di Stefano – per chi è naturalmente deputato ad apportarle e ad esprimere il proprio  parere sul punto, mi riferisco tanto al dirigente al bilancio, nella sua duplice funzione di dirigente ad interim e di segretario generale, quanto al collegio dei revisori che è chiamato ad esprimere parere, basterebbe avere contezza della normativa che ha ad oggetto proprio le variazioni della gestione dei fondi a valere sul Pnrr. Infatti, il decreto legge 77 del 2021, all’articolo 15 comma 4 bis, poi modificato dalla legge 108 del 2021, sancisce espressamente che gli enti locali che si trovano in esercizio provvisorio o gestione provvisoria sono autorizzati, per gli anni dal 2021 al 2026, ad iscrivere in bilancio i relativi fondi, mediante apposita variazione di bilancio in deroga a quanto previsto dalla normativa del Tuel. Mi basta questa norma che consente le variazioni di bilancio a valere sui fondi, per chiedere perché nonostante la normativa lo consenta chi dovrebbe oleare gli ingranaggi, li stia bloccando o prenda ancora tempo nonostante il tempo sia quasi finito e questa città sta rischiando di perdere tutto”. I tempi sul Pnrr sono stretti e Di Stefano sembra pessimista.

“Il settore Pnrr, creato appositamente per concentrarci, allora, sulla programmazione e sui tempi rigidissimi dei progetti, nonostante le procedure di selezione dei tecnici professionisti e per la short list si siano già concluse e sia stata stilata anche una graduatoria, ad oggi non solo non ha prodotto alcun passo avanti ma per di più quel bando per la selezione dei professionisti è stato pubblicato senza impegno spesa. Praticamente un bando fantasma, che sì è stato pubblicato ma di fatto senza la sua caratteristica essenziale che è proprio l’impegno spesa. Cosa ne sarà quindi dei progetti del Pnrr e non solo, se proprio il settore che dovrebbe gestirli oggi è in ritardo su tutto a causa delle mancate variazioni di bilancio, in ritardo sul monitoraggio e il controllo, in ritardo sulla progettazione, in ritardo sulle gare? Senza monitoraggi e controllo il rischio di definanziamento è certo. Entro fine marzo inoltre scadono le procedure di affidamento del Pnrr Sport Cluster 1 e 2 e a luglio ci sono altre scadenze da rispettare. Cosi perderemo oltre 50 milioni ma non sono i soli. Io ho il serio timore che le sabbie mobili di una programmazione che doveva viaggiare a velocità supersonica, sotterreranno anche l’ultimo baluardo di speranza di salvezza dei numerosi progetti del Pnrr nonché quelli di Agenda Urbana e Patto per il Sud”. Una nota sarà trasmessa alla Corte dei Conti e all’Ispettorato generale Pnrr. “È ovvio che dobbiamo evitare che questo stato di cose perduri e ci faccia perdere tutto – conclude Di Stefano – quindi spero che a breve, e mi auguro che ciò accada, si velocizzi sulle procedure delle variazioni di bilancio ma anche sulle attività del settore Pnrr, proprio per scongiurare che tutto si trasformi in una vera ecatombe”.

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