Rischio restrizioni, Trainito: “Troppi non vaccinati, così città nel baratro”

 
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Trainito in aula consiliare

Gela.  Con il forte rischio che la città possa andare in contro ad una zona arancione e quindi a nuove restrizioni, nelle scorse ore è partito l’appello dell’amministrazione comunale a vaccinarsi. Il vicesindaco Terenziano Di Stefano ha avuto un incontro con le associazioni di categoria degli esercenti, sottolineando come sia importante la collaborazione per aumentare la percentuale dei vaccinati. Il presidente della commissione consiliare sanità Rosario Trainito, da mesi sollecita la cittadinanza a provvedere con le vaccinazioni. All’appello mancano 4.000 persone. “Sono ancora troppi i cittadini che si ostinano a non capire l’importanza della vaccinazione – dice Trainito – l’unica arma che abbiamo a disposizione per uscire da questo calvario. Già molte limitazioni sono state messe in atto e a quanto pare ci sono serie possibilità che anche l’accesso a scuola possa essere determinato con il green pass oppure con l’obbligo di un tampone ogni 48 ore a proprie spese. Ho sempre invitato i cittadini a sottoporsi alla vaccinazione e continuo a farlo anche oggi, per evitare di pagare un prezzo troppo alto”. Trainito fa riferimento non solo alle conseguenze economiche generate dalle restrizioni ma anche alla stessa organizzazione ospedaliera. Praticamente tutti i reparti del ‘Vittorio Emanuele’ sono destinati ai pazienti Covid, rendendo impossibile trattare gli altri casi. Il presidente Trainito conferma che i dati delle vaccinazioni sono ancora troppo bassi.

“Tutto questo i non vaccinati dovrebbero ricordarselo – aggiunge – siamo la città con la più bassa percentuale di vaccinazione e questo sta causando danni economici, sociali e sanitari senza precedenti. Stiamo di nuovo rischiando di passare in zona rossa, condizione che metterebbe definitivamente in ginocchio l’economia della nostra città”. Trainito richiama il senso di responsabilità di ogni cittadino e definisce incoscienti coloro che non hanno ancora provveduto a vaccinarsi. “Entro il 6 Settembre dobbiamo aumentare la percentuale altrimenti precipiteremo in un baratro dal quale forse non potremo più uscire. Non possiamo correre questo pericolo a causa degli incoscienti. Tutti dobbiamo fare la nostra parte, ad iniziare da chi ha responsabilità amministrative”.

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