Rissa e spari al “Gb oil”, pm hanno chiesto aggravamento misure per gli indagati

 
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La contesa è iniziata all'interno del bar della stazione di servizio

Gela. Per i pm della procura, quanto accaduto alla stazione di servizio “Gb oil” impone misure molto più severe nei confronti dei coinvolti nella rissa, che ha preceduto gli spari, esplosi dalla pistola impugnata dal trentaquattrenne Paolo Quinto Di Giacomo. Ai giudici del riesame di Caltanissetta, questa mattina, hanno chiesto di rivedere i provvedimenti emessi dal gip, disponendo misure più rigide. Attualmente, i coinvolti nella rissa sono sottoposti all’obbligo di dimora e a quello di presentazione. L’aggravamento è stato indicato anche per Giusy Di Giacomo, l’unica indagata alla quale il gip ha deciso di non imporre restrizioni, nonostante l’arresto sia stato convalidato. Tutte le difese si sono opposte. Solo Paolo Quinto Di Giacomo è detenuto, perché accusato del tentato omicidio del quarantaduenne licatese Michele Cavaleri, a sua volta presente nella stazione di servizio quando si accesero gli animi, a seguito di alcuni pesanti apprezzamenti. Negli scorsi giorni, sempre i giudici del riesame, accogliendo la richiesta dei difensori, gli avvocati Davide Limoncello e Carmelo Tuccio, hanno annullato l’ordinanza per la posizione di Eliseo Di Giacomo, fratello di Paolo Quinto Di Giacomo.

E’ caduta l’ipotesi del concorso nel tentato omicidio, anche se rimane l’accusa scaturita dalla rissa. Sempre oggi sono stati trattati i ricorsi avanzati dai legali di altri indagati (coinvolti solo nella rissa tra gelesi e licatesi), che hanno invece insistito per ottenere una revoca anche dell’obbligo di presentazione e di quelli di dimora. L’inchiesta tocca Michele Cavaleri, Salvatore Cavaleri, Salvatore Incorvaia, Mihaela Stefania Fanita, Giuseppe Nisellino, Angelo Voddo, Alessandro Di Michele, Paolo Biundo e Giusy Di Giacomo. Sono difesi dagli avvocati Rosario Prudenti, Raffaela Nastasi, Giuseppe Vinciguerra, Tommaso Vespo e Giovanni Cannizzaro. Sia sugli appelli della procura che sui ricorsi dei legali i giudici si esprimeranno nelle prossime ore.

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