“Riti woodoo” e minacce per obbligarle a prostituirsi: Arrestata liberiana

 
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Caltanissetta. Traffico di esseri umani e riduzione in schiavitù. Con quest’accusa è stata arrestata dalla Squadra Mobile nissena una cittadina liberiana di 36 anni, Nike Adam.

Sulla donna pendeva un mandato di ricerca in tutti gli stati europei aderenti al trattato di cooperazione anticrimine internazionale.  

In particolare, l’arrestata si era resa responsabile dei suddetti reati mentre si trovava a Frosinone e in altre località del territorio nazionale, quali Parma, Castelvolturno e  Palermo, tra il luglio 2011 ed il  maggio 2012, dove in concorso con altri sette criminali, tra cui un libico, con base in Libia e in Nigeria, rimasto non meglio identificato, aveva organizzato e gestito dalla Nigeria, via Libia, una tratta di giovani donne,  riducendole o comunque mantenendole in uno stato di soggezione e avviandole con violenza e minacce, e anche esecuzione di “riti woodoo” in Italia, dove venivano poi costrette ad esercitare la prostituzione corrispondendo alla “organizzazione” i rispettivi guadagni.

Le giovani donne venivano reclutate in Nigeria e fatte giungere, via Libia, in Italia, dove venivano “consegnate” alla donna, e quindi “smistate” sul territorio nazionale, al fine di esercitare il meretricio, sotto il controllo della stessa Nike Adam e delle altre “maman”.

La donna al momento dell’arresto si trovava in una casa famiglia locale “Villa Sergio”, dove viveva insieme al proprio figlio di quasi otto anni.

Dopo gli adempimenti di rito è stata accompagnata presso la sezione femminile della Casa Circondariale di Agrigento a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il figlio dell’arrestata è stato affidato al direttore della casa famiglia in attesa delle opportune valutazioni finalizzate alla sua tutela.

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