Rmi, protesta al Comune per l’avvio dei cantieri. Accuse alla Morinello

 
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Gela. La rabbia degli oltre cento lavoratori del reddito minimo d’inserimento è esplosa, in tutta la sua intensità, ieri mattina a pochi passi dalla stanza del sindaco Angelo Fasulo.

Aspettano l’ultima parte degli stipendi promessa da tempo: ritardi su ritardi, legati ad un meccanismo di pagamento tutt’altro che immediato, hanno fatto da detonatore alla protesta.

“Siamo stanchi – si sfoga Ranato Tilaro – abbiamo oramai capito che questo comune non è guidato dal sindaco e dalla sua giunta, eletti con i nostri voti, ma da pochi funzionari. Questo, è l’ente dei geometri.

Pochi dipendenti riescono a mettere in scacco l’intera organizzazione del comune. Le responsabilità sono precise e, sotto questo profilo, bisogna fare nomi e cognomi. La dirigente Maria Morinello e il nostro responsabile Jonny Bevilacqua sono troppo superficiali quando si tratta di occuparsi dei nostri casi”.

I lavoratori del reddito minimo d’inserimento hanno voluto parlare direttamente con il sindaco Angelo Fasulo che, almeno in un primo momento, ha avuto serie difficoltà nel gestire la folla inferocita.

“Veniamo pagati pochissimo – hanno urlato – e, nonostante questo, siamo costretti ad aspettare intere settimane prima di ottenere anche solo duecento euro. E’ una vergogna”. Il dito accusatore degli operatori in protesta si è scagliato contro l’intero sistema.

“Fortunatamente – spiega ancora Renato Tilaro – noi dipendiamo dalla regione. I soldi arrivano direttamente da Palermo. In ogni caso, è l’amministrazione che ci impiega nei servizi essenziali, praticamente a costo zero. Non abbiamo diritto alla malattia o ad altri incentivi.

E’ una situazione inaccettabile”. Fra loro, ci sono operatori in servizio da oltre dieci anni. “E’ sempre la stessa storia – hanno inveito – ci usano e, poi, quando si tratta di pagare, nessuno sa niente. Fino ad ora, abbiamo cercato di limitare i toni. Adesso, basta”.

Nel corso della giornata, il sindaco Angelo Fasulo, ha cercato di fare chiarezza sull’intera vicenda. I pagamenti dovrebbero essere sbloccati nell’arco delle prossime ore. La protesta si è placata solo dopo le rassicurazioni giunte dal primo cittadino. Ovviamente, se i versamenti non saranno effettuati: ulteriori proteste potrebbero ripetersi tra i corridoi di Palazzo di Città.

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