Robico, una rosa gelese per Valentino: dalla street art alla maison

 
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Collodoro e' stato scelto dalla maison

Gela. Robico e Valentino, un binomio difficile da immaginare fino a poco tempo fa. Ma cosa c’entra il “Banksy” gelese, che si sta facendo strada in tutto il mondo grazie alla sua originalissima street art, e la casa di moda più famosa del Made in Italy?
Il fil rouge tra le due eccellenze italiane è una scarpa da tennis, una sneaker per essere precisi. Perché, per celebrare il progetto Rinascente – Made for Italy, la maison ha chiesto a Robico, all’anagrafe Roberto Collodoro, di decorare le sneaker che compongono la limited edition RED(V) Bowalk. Gli Head Hunter della casa di moda sono rimasti colpiti dai lavori dello street artist che si collocano tra il reale e l’onirico, tra satira e magia. E così REDValentino ha voluto proprio lui per interpretare a suon di pennelli, colori e maestria lo spirito più eccentrico e irriverente del brand.

E così Robico ha messo mano e colori sulla sneaker bianca, immaginandola come una tela. Sulle scarpe ha dipinto a mano il fiore più romantico di sempre, la rosa, marchio di fabbrica della REDVAlentino.
I lavori di Roberto sono noti ormai a livello internazionale e una delle sue ultime opere in Sicilia, un Golem fortemente simbolico e che ha riscontrato grande apprezzamento tra gli addetti ai lavori, verrà installato questa mattina nella piazza di Cianciana. Lo incontriamo proprio sulla ss 115, in partenza verso il comune agrigentino. Qui ci racconta di questa inaspettata collaborazione nata quasi per caso, dal web.
“Il concetto di bellezza che ricerco nella mia arte trova il suo compimento in ciò che il canone contemporaneo considera “brutto, vecchio, rovinato, usurato dal tempo” – dice Roberto – Mettere la mia visione artistica al servizio di un brand come REDValentino rappresenta per me, al contempo, un grande onore e una sfida rivoluzionaria”.
Robico è un artista che, come si suol dire, si è fatto da solo. Autodidatta, sin dall’età di cinque anni ha coltivato la passione per l’arte realizzando disegni con china su carta, per poi sperimentare diversi supporti fino ad arrivare alla tela, spaziando tra matite e pennelli.
I volti dei suoi anziani, sono impressi sulle mura di diverse città d’Italia e riscuotono un enorme successo di pubblico e critica. Eppure non c’è ancora un murales firmato Robico, qui nella sua città. Una mancanza che l’artista gelese si augura di colmare presto.

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